Se lo Stato regala fortini e bunker: la proposta del sottosegretario che farà risparmiare la Difesa

Gioacchino Alfano promuove la "valorizzazione d'onore": beni militari abbandonati prestati per 10 anni a chi saprà dare loro una nuova vita. "Così evitiamo di pagare per manutenzione e eventuali danni"

Batteria corazzata del Forte al Dossaggio di Oga
Batteria corazzata del Forte al Dossaggio di Oga

Come tagliare la spesa del ministero della Difesa e rendere migliore il paesaggio? "Regalando" i beni militari abbandonati, come bunker, caserme, rifugi alpini o fortini risalenti alla seconda guerra mondiale. L'Idea è del sottosegretario Gioacchino Alfano, che ha inventato la "valorizzazione d'onore" per circa 700 edifici e terreni sparsi lungo la penisola.

Come racconta all'Huffington Post, l'ipotesi è quella di prestare per 10 anni i beni a chi saprà rimetterli in sesto e renderli utili alla popolazione. Questi soggetti alla fine del prestito avranno diritto di prelazione sull'eventuale acquisto. "Non esiste un profilo ideale, potrà essere qualunque privato cittadino, chiunque abbia un’idea", spiega Alfano, "Che sia di natura imprenditoriale, artistica, o di volontariato, poco importa. La valorizzazione non implica necessariamente che se ne faccia un business. Tanto che potrebbero anche essere gli stessi comuni a proporsi, stavolta, con un’iniziativa d’interesse pubblico, come la realizzazione di un parco per la propria cittadinanza". E lo Stato cosa ne guadagna? Se nelle casse pubbliche non arriverà nulla, almeno non usciranno nemmeno i soldi per la manutenzione o per eventuali responsabilità giudiziarie (cosa succede se un fortino pericolante di proprietà della Difesa causa danni a cose o persone?).

"Per noi rappresenta già di per sé un notevole vantaggio", aggiunge il sottosegretario, "Poi bisogna tener presente che quei mille beni in teoria potevano già esser passati in blocco ai comuni. Se loro non li hanno voluti, perché magari non sapevano che farci, allora li daremo a chi li vuole, a chi ha un’idea. Che almeno non vadano sprecati".

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