"Siamo riusciti a liberare la Sea Eye 4 dalla fissazione. Le autorità italiane hanno annullato la detenzione amministrativa. La nostra nave alleanza è ora di partire tempestivamente per il suo secondo intervento con United4Rescue, German Doctors e Refugee Rescue-'Mo Charà". Così la Ong Sea Eye 4 ha annunciato su Facebook la revoca del fermo amministrativo della nave che gli era stato imposto tre mesi fa.
Con la revoca del fermo amministrativo, i volontari della nave Sea-Eye 4 si sono detti pronti a riprendere le operazioni di ricerca e soccorso in mare dei migranti già entro fine mese. "Come per altre detenzioni di navi di soccorso tedesche, le autorità italiane hanno posto requisiti eccessivi sulla nave, hanno riscontrato difetti con la certificazione e hanno dichiarato insufficienti le sue capacità di smaltimento delle acque reflue e dei rifiuti. Nel frattempo, la Corte di giustizia europea si sta occupando della questione se le detenzioni siano lecite", sottolinea Sea-Eye che "come le autorità tedesche, presume che le detenzioni siano illegali". Sea-Eye ha deciso, in coordinamento con le autorità tedesche, "di rispettare volontariamente gli adeguamenti richiesti al fine di continuare a salvare vite umane il prima possibile". "L'impegno dei funzionari di Amburgo è stato essenziale per il rilascio del Sea-Eye 4. Altrimenti, saremmo semplicemente rimasti alla mercé dell'Italia e avremmo dovuto fare di nuovo causa. Siamo quindi molto grati al Dipartimento per la sicurezza delle navi di BG Verkehr!", afferma Gorden Isler, presidente di Sea-Eye. Entro la fine di agosto Sea-Eye 4 prevede di tornare a svolgere operazioni di ricerca e soccorso in mare: "per noi è un imperativo umano salvare e prendersi cura delle persone che fuggono".
Il fermo amministrativo era stato disposto dalla Guardia costiera di Palermo a seguito di un'ispezione a bordo avvenuta lo scorso giugno.
La nave, solo poche settimane prima, era giunto al porto di Pozzallo con oltre 400 migranti, frutto di numerosi interventi effettuati al largo delle coste libiche, nessuno dei quali, però, in zona Sar italiana. Lo sbarco in Italia era arrivato dopo il rifiuto da parte di Malta di accogliere la nave con i migranti a bordo. Il giorno precedente al fermo, l'equipaggio della Sea Eye aveva ricevuto a Palermo la cittadinanza onoraria da parte del sindaco Leoluca Orlando.
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