Sea Watch dopo lo stop alla navigazione nel tratto di mare in cui è ancorata la nave con a bordo 47 migranti, ha deciso di mettere nel mirino la prefettura e la capitaneria di porto di Siracusa. E lo ha fatto presentando una diffida proprio contro la capitaneria e la prefettura: "Abbiamo inviato una diffida alla Capitaneria di porto ed alla prefettura di Siracusa per fare sbarcare i minori proprio in virtù di quel provvedimento che porta la firma dei magistrati della Procura dei minori di Catania", ha affermato l'avvocato Alessandro Gamberini, legale di Sea watch. "Chiediamo che i migranti - dice il legale della Ong tedesca - scendano perchè non esploda un nuovo caso Diciotti. I migranti non devono essere uno strumento di negoziazione, in particolare è poco plausibile che non debbano scendere i minori nonostante le sollecitazioni della procura dei minori di Catania. Non è che si possa in nome della discrezionalità politica ignorare gli obblighi di tutela che ci sono nel nostro Paese".
Intanto la portavoce della ong tedesca in Italia, Giorgia Linardi ha spiegato qual è la situazione a bordo in questo momento: "Le persone a bordo mostrano chiari segni di impazienza e sofferenza e uno di loro è stato sedato ieri. Questo è quello cui state costringendo queste persone a due minuti e mezzo di navigazione dalla costa". Infine parla anche delle notti a bordo della nave umanitaria: "Persone costrette a dormire in un unica stanza quindi 47 per ripararsi dal freddo ovviamente si svegliano perchè queste condizioni gli ricordano quelle della prigionia libica che hanno recentemente vissuto". La nave per il momento resta a largo del porto siciliano di Siracusa. Salvini ha fatto sapere che darà l'autorizzazione allo sbarco a patto che i migranti partano subito dopo per la Germania e per l'Olanda.
Inoltre la Sea Watch ha fatto un altro passo: ha deciso di rivolgersi alla Corte Europea dei diritti umani (CEDU) perchè valuti se "il governo italiano, impedendo lo sbarco (dei migranti a bordo della nave della ong, Sea Watch 3) stia violando i diritti fondamentali delle persone soccorse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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