Sequestrati beni per 500mila euro all'ex abate di Montecassino

Pietro Vittorelli avrebbe utilizzato denaro appartenente all’allora diocesi di Montecassino destinato a finalità di culto e, attraverso passaggi di conti correnti gestiti dal fratello

Sequestrati beni per 500mila euro all'ex abate di Montecassino

La guardia di finanza ha eseguito un sequestro di beni nei confronti di Pietro Vettorelli, ex abate di Montecassino, e del fratello Massimo. Secondo la procura il prelato, che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell’Abbazia, si sarebbe indebitamente appropriato del denaro (per oltre mezzo milione di euro) destinato a finalità di culto e a opere caritatevoli. Gli importi sottratti - sempre secondo l’accusa - sarebbero stati riciclati in varie tranche attraverso passaggi su vari conti correnti gestiti dal fratello, intermediario finanziario, per poi tornare nella disponibilità del prelato. Il sequestro di oltre 500 mila euro è stato disposto dal Gip del tribunale di Roma Vilma Passamonti, su richiesta del pm Francesco Marinaro.

Vittorelli aveva rinunciato al governo dell’abbazia nel giugno del 2013 per motivi di salute. Ne era diventato abate nell’ottobre del 2007. Nel 2012 venne colpito da una grave crisi cardiaca che gli ha comportato una lunga degenza e terapia riabilitativa.


Nato a Roma nel 1962, nel 1989 si laureò in medicina e subito dopo entrò come postulante nell’abbazia di Montecassino. Nel 2003 è stato membro del comitato provinciale di bioetica dell’azienda sanitaria locale di Frosinone.

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