Sequestrato il porto di Ostia Il "vanto" del sindaco Veltroni

I finanzieri stanno sequestrando il patrimonio aziendale e le quote societarie legate alla gestione del porto turistico di Roma e di alcuni lidi di Ostia

Sequestrato il porto di Ostia Il "vanto" del sindaco Veltroni

I finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di Roma stanno sequestrando il patrimonio aziendale e le quote societarie di 19 società, di cui 2 di diritto inglese, legate alla gestione del porto turistico di Roma e di alcuni lidi di Ostia, 531 unità immobiliari, disponibilità finanziarie e altri beni mobili per un valore complessivo di circa 450 milioni di euro.
Il decreto di sequestro è stato emesso dal tribunale di Roma - sezione specializzata per le misure di prevenzione nei confronti del noto imprenditore romano Mauro Balini coinvolto, in passato, in diverse indagini per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false e riciclaggio, che è ritenuto vicino ad ambienti malavitosi operanti sul litorale di Ostia e, secondo gli inquirenti, "in costante collegamento con personaggi di notevole spessore criminale". Il porto di Ostia si sviluppa attualmente su una superficie di circa 22mila ettari e dispone di 840 posti barca per lunghezze comprese fra gli 8 e i 60 metri.

La struttura venne innaugurata nel 2001 da Veltroni che al taglio del nastro disse: "Ricchezza per Ostia e anche opportunità per Roma, città di mare". Ora l'orgoglio di quella giunta di centrosinistra ha i sigilli della Guardia di Finanza.

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