Serena Mollicone, perizia: "Picchiata e poi soffocata con un sacchetto"

Una nuova sconcertante verità sulla triste fine della ragazza di Arce (Frosinone), trovata morta in un boschetto nel giugno 2001

Serena Mollicone, perizia: "Picchiata e poi soffocata con un sacchetto"

Si torna a parlare della tragica fine di Serena Mollicone, la ragazza del Frusinate scomparsa il 1° giugno 2001 e trovata senza vita in un boschetto due giorni dopo. Secondo la perizia del medico legale (250 pagine) compiuta dalla professoressa Cristina Cattaneo la giovane sarebbe stata picchiata e soffocata con un sacchetto. Per la morte sono tre gli indagati: lʼex maresciallo dei carabinieri di Arce (Frosinone), Franco Mottola, la moglie e il figlio. L'ipotesi di reato è omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Dalla perizia si evince che le lesioni alla testa della ragazza sarebbero "compatibili" con l'urto su una porta che si trovava nella caserma dei carabinieri di Arce. "Stabilito che in via di elevata probabilità le lesioni contusive e le fratture al capo - si legge - sono la conseguenza di un urto del versante sinistro del capo contro una superficie piana e ottusa compatibile con la porta in giudiziale sequestro, va ricordato che la morte non è comunque da ricondursi a questo trauma".



L'ipotesi più accreditata, dunque, è che la Mollicone sia stata "colpita alla testa, abbia riportato un trauma cranico, molto probabilmente produttivo di una perdita di coscienza, e che sia stata la chiusura delle vie aeree" con nastro adesivo e sacchetto di plastica, "a provocare l'arresto delle funzioni vitali per asfissia meccanica, probabilmente da soffocazione esterna diretta, vista la presenza di segni biomedici, seppur aspecifici, in questo senso quali l'enfisema polmonare e le petecchie subepicardiche".

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