Sesso con escort in cambio di appalti. È bufera a Genova

Un presunto sistema corruttivo basato su cene e favori sessuali a dirigenti della società di smaltimento rifiuti

Sesso con escort in cambio di appalti. È bufera a Genova

Cene e favori sessuali in cambio di appalti. È bufera a Genova dove i carabinieri del Noe hanno effettuato una raffica di arresti a conclusione di un’indagine della procura su un presunto sistema corruttivo basato su cene e favori sessuali a dirigenti della società di smaltimento rifiuti di Genova Amiu (controllata dal Comune) in cambio di appalti. Tra gli arrestati tre dirigenti Amiu che secondo l’accusa avrebbero accettato di trascorrere serate in lussuosi ristoranti e alberghi con escort in cambio di appalti, e gli imprenditori Gino e Vincenzo Mamone.

La procura ipotizza a vario titolo l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa d’asta, all’omessa denuncia e alla falsità ideologica. Le alluvioni che hanno colpito Genova nell’ottobre del 2010 (Sestri Ponente), nel novembre del 2011 (Fereggiano) e le emergenze legate alle nevicate invernali sarebbero state alla base del sistema corruttivo ipotizzato dalla procura di Genova. In manette è finito Corrado Grondona, dirigente dell’area approvvigionamento ed affari generali di Amiu. Secondo quanto scrive il gip Roberta Bossi, Grondona "affidata nel triennio 2010 - 2013 direttamente alla EcoGe (società di cui Mamone Gino era socio di maggioranza) prestazioni di servizi correlate ad eventi alluvionali, per l’importo complessivo di 585mila euro senza compiere gli adempimenti previsti per gli affidamenti in economia di lavori di somma urgenza". Allo stesso modo e con la complicità dei colleghi dirigenti di Amiu interdetti e indagati nello stesso procedimento, Grondona avrebbe affidato alla società Edildue dei Raschellà "lavori correlati all’emergenza alluvionale del 4.10.10 per l’importo complessivo di 271.551 euro nonché all’emergenza alluvionale del 4.11.11 per l’importo complessivo di 186.211 euro".

Ancora: con lo stesso metodo sarebbero stati affidati alla stessa Edildue "servizi correlati - scrive il gip in ordinanza di custodia cautelare - all’emergenza neve relativi all’anno 2009 ed al dicembre 2010 e quindi affidava alla medesima società a seguito di ricerche di mercato e pertanto in assenza di gara gli appalti relativi al noleggio a caldo di pale meccaniche meccaniche da impiegare nell’ambito del piano di emergenza neve per i periodi 1 dicembre 2011 - 15 marzo 2012, 1 dicembre 2012 - 15 marzo 2013, 1 dicembre 2013 - 15 marzo 2014", per una somma di oltre 241mila euro.

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