La Seu torna a far paura in Puglia. Ricoverato bimbo di 8 anni

Sesto caso di infezione da Seu dall'inizio dell'anno. Ricoverato d'urgenza a Bari un bimbo foggiano di 8 anni

La Seu torna a far paura in Puglia. Ricoverato bimbo di 8 anni

La Seu, sindrome emolitica-uremica, torna a colpire la Puglia facendo salire a 6 i casi di infezione dall'inizio dell'anno. Un bambino di 8 anni di Foggia è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale pediatrico "Giovanni XXIII" di Bari dopo aver accusato i sintomi tipici della malattia: febbre e problemi gastrointestinali. Il bimbo, le cui condizioni sono peggiorate in breve tempo, era da poco rientrato da una vacanza con i genitori in Emilia Romagna.

Nei giorni scorsi una bambina di appena due anni di Corato è morta. Arrivata in condizioni già critiche all'ospedale è stata subito ricoverata in rianimazione, ma il suo stato di salute è peggiorato fino al decesso. Si è trattato del secondo caso di infezione mortale del batterio killer in pochi mesi dopo che lo scorso giugno una bambina di 16 mesi di Altamura è deceduta a Bari. In miglioramento invece la bimba francese di 18 mesi in vacanza in una masseria del Salento. L'ipotesi è che la bambina abbia contratto il batterio da formaggio fresco prodotto con latte non pastorizzato in modo appropriato.

Pochi giorni fa gli esperti della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, avevano inviatato a "mantenere alto il rispetto delle norme igieniche". "Non risulta sia stata identificata con certezza la fonte dell'infezione, anche se è verosimile possa trattarsi di prodotti lattiero-caseari, in particolare latte bovino", ha affermato Massimo Andreoni, direttore dell'Unità operativa complessa Malattie infettive all'Università di Tor Vergata. "Al momento - ha sottolineato lo specialista - i dati in nostro possesso ci inducono a ritenere che non vi siano pericoli per la popolazione né alcun rischio epidemia".

Cos'è la Seu?

L'infezione intestinale emorragica colpisce, in maniera spesso mortale, bambini in tenera età e anziani e si manifesta con diarrea, vomito e sangue nelle feci. Nel 70-80% dei casi, spiega l'Istituto superiore della sanità, la Seu è provocata da un'infezione intestinale sostenuta da un batterio capace di produrre nell'intestino una tossina che entra nel circolo sanguigno e colpisce soprattutto il rene.

L'infezione può avvenire per contatto diretto con gli animali o con acqua e vegetali contaminati dalle feci dei ruminanti. Nel caso del latte, solo quello non pastorizzato può essere veicolo del batterio killer.

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