Si presentava come fratello oppure come il cugino del sindaco di Napoli sfruttando l’omonimia nel cognome, ma Luigi De Magistris lo querela e i giudici lo condannano a sette mesi per sostituzione di persona.
È il Comune di Napoli che in una nota ufficiale dà notizia della querelle giudiziaria conclusasi con la sentenza del giudice monocratico al termine del rito abbreviato.
Antonio De Magistris, stando a quanto fanno sapere da Palazzo San Giacomo, aveva avvicinato diverse persone lasciando loro intendere di essere parente del sindaco del capoluogo campano, sfruttando così la circostanza di portare il suo stesso cognome, dell’omonimia tra lui e l’ex pubblico ministero. Attraverso “il sapiente utilizzo della finta parentela” avrebbe indotto in errore e ingannato diverse persone. I fatti poi sono giunti all'orecchio del sindaco di Napoli che ha deciso di procedere per via giudiziaria contro quel suo preteso parente.
Per questi motivi, l’uomo è stato condannato a sette
mesi, al regime della pena sospesa e, intanto, hanno disposto il diritto al risarcimento dei danni a favore del sindaco Luigi De Magistris che, autore della querela, s’era costituito in giudizio in qualità di parte civile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.