Berlusconi dimesso dall'ospedale: "Prova più dura della mia vita"

Berlusconi lascia il San Raffaele di Milano dopo dieci giorni di ricovero. L'ex premier: "Serve massima responsabilità"

Berlusconi dimesso dall'ospedale: "Prova più dura della mia vita"

Silvio Berlusconi è stato dimesso dall'ospedale San Raffele di Milano in tarda mattinata. Il leader di Forza Italia era stato ricoverato nella notte del 3 settembre dopo essere risultato positivo al Covid-19. Il primario di anestesia e rianimazione Alberto Zangrillo aveva subito optato per il ricovero del Cavaliere dal momento che il paziente risultava "a rischio per l'età e le condizioni pregresse". In questi dieci giorni di ospedale, l'ex premier non è mai stato intubato e ha sempre respirato autonomamente. Già qualche giorno fa Zangrillo aveva annunciato le dimissioni imminenti parlando di "un quadro clinico generale confortante" visto che il Cav aveva risposto in modo "ottimale alle terapie in atto".

Non appena uscito dall'ospedale, Berlusconi ha parlato con i cronisti accolto fra gli applausi. "Grazie per essere qui a salutarmi. È stata una prova difficile - ha dichiarato - e lo dico con emozione. Ringrazio i medici. Grazie al cielo e alla professionalità dei medici del San Raffaele, primo fra tutti il professor Alberto Zangrillo e ai suoi collaboratori, ho superato quella che considero la prova più pericolosa della mia vita. Il professor Clementi del San Raffaele ha studiato il mio tampone ed è rimasto sorpreso dall'entità della carica virale che è stata la più alta tra le decine di migliaia osservate al San Raffaele. Quando me l'hanno comunicato ero già nella fase di recupero della polmonite bilaterale. Posso dire che anche questa volta l'ho scampata bella".

Il Cavaliere ha voluto subito ringraziare i medici e quanti gli sono stati vicino: "Rivolgo un grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che mi hanno manifestato in questi giorni la loro vicinanza, il loro affetto e loro preoccupazione: la mia famiglia ma anche moltissime persone che non conosco, tanti sostenitori ma anche tanti avversari politici, tanti rappresentati delle istituzioni a cominciare dal presidente Mattarella, moltissimi cittadini e anche cittadini estranei alla politica. L'affetto, la partecipazione e la condivisione che ho sentito intorno mi hanno dato la forza per superare i momenti più difficili. I primi tre giorni sono stati davvero difficili per una malattia grava e insidiosa. L'80% dei malati oltre gli 80 anni colpiti dal virus non ce l'ha fatta".

Un pensiero, quindi, "va ai malati di Covid e alle loro famiglie. Ho condiviso la sofferenza di chi sta male e dei familiari. Il mio pensiero va a i medici e al personale sanitario in prima linea contro questo morbo. Molti di loro hanno dato la vita. Tutti si sono esposti al contagio salvando molte vite umane. Prima di ammalarmi avevo lanciato l'appello di non sottovalutare il pericolo, di tenere alta l'attenzione e a riprendere la vita con le dovute precauzioni. L'ho provato in prima persona, finché non sarà debellato ognuno di noi è esposto al rischio di essere contagiato e di contagiare gli altri. Per questo rinnovo a tutti l'appello alla massima responsabilità personale e sociale. Oggi è il giorno in cui milioni di bambini e ragazzi ritornano a scuola. È un segno importante del ritorno alla normalità ma è un passaggio delicatissimo. A loro va il mio affettuoso in bocca al lupo ma con il forte richiamo al rispetto rigoroso dei comportamenti corretti. Fatelo per voi stessi, i vostri amici, i genitori e i nonni che potreste contagiare. Rispettare le regole è un dovere verso di noi e la comunità. Bisogna andare avanti. L'Italia non può restare ferma, sarebbe una catastrofe senza precedenti, il modo per evitare la diffusione del virus dipende da tutti i noi. Rinnovo i miei più calorosi auguri di salute a tutti e di benessere economico in questa crisi economica che ci ha colpito. Ringrazio tutti e speriamo che Dio ci dia una mano a risolvere tutto. Buon lavoro e buona salute".

Dopo qualche ora dalle parole di Silvio Berlusconi, Massimo Clementi, ordinario di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Irccs ospedale San Raffaele, spiega che la carica virale "record" dell'ex premier si è abbassata ed è "segno che la cura funziona". "È un parametro che abbiamo seguito e osservato durante tutto il ricovero e il trattamento", sottolinea Clementi. "Molti si chiedono a che serve sapere quanto virus c'è quando sappiamo che c'è. Ebbene - chiarisce il virologo - serve perché, in caso di terapia con farmaci antivirali" come il Remdesivir assunto da Berlusconi, "il monitoraggio viene dato proprio dalla curva di abbassamento della carica virale fino alla sua negativizzazione". "Finché non ci sono due tamponi negativi, e due tamponi non ci possono essere dopo una settimana di terapia", l'ex premier "farà l'isolamento a casa". "Se l'avete visto nella forma che aveva oggi - conclude Clementi - è perché le cose stanno andando bene".

Berlusconi ha sempre lottato come un guerriero in questi giorni e ha sempre ascoltato le indicazioni del suo medico di fiducia. Il leader di FI ha accettato di allontanarsi per qualche giorno dall'impegno politico per tornare più forte di prima. Il Cav, infatti, è intervenuto più volte in diversi comizi del partito. Ha ricordato l'importanza, i valori e la centralità di Forza Italia.

"Abbiamo tanto da lavorare, tante battaglie da fare per far sì che il nostro paese, i nostri figli, i nostri nipoti possano veramente vivere in un paese giusto, nel benessere e nella giustizia", aveva detto durante il comizio l'ex premier prima di ringraziare Emily Rini, coordinatrice di Forza Italia in Valle d'Aosta, definita "la più brava delle persone che abbiamo in questo momento al lavoro per cercare di fare sapere agli italiani la necessità di andare al voto alle prossime regionali".

Con l’aiuto del Cielo e grazie alla professionalità dei medici ho superato quella che considero la prova forse più...

Pubblicato da Silvio Berlusconi su Lunedì 14 settembre 2020
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