Sono arrivate tre condanne, rispettivamente per il sindaco di Affile Ercole Viri e per i due assessori Giampiero Frosoni e Lorenzo Peperoni, accusati e ritenuti colpevoli di apologia del fascismo per avere realizzato il "sacrario" del gerarca Rodolfo Graziani, che fu inaugurato nell'estate del 2012.
Il tribunale di Tivoli ha condannato Viri a una pena di 8 mesi e i due assessori a sei. La procura ha già detto che ricorrerà in Appello. Al giudice aveva chiesto pene più dure: due anni per il primo cittadino e un anno e sette mesi per gli altri due amministratori per avere eretto quel monumento al gerarca condannato a 19 anni di carcere per crimini di guerra in merito alla gestione dell'occupazione italiana della Libia.
La costruzione del mausoleo al gerarca che morì vicino ad Affile nel 1955 si scatenarono forti polemiche quando un finanziamento da 180mila euro messo a disposizione da
Nicola Zingaretti fu utilizzato per costruire il sacrario a Graziani, invece che un generico "monumento al Soldato" per cui erano stati stanziati.Nel processo è parte civile l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi).
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