Il sindaco "tassa" l'inciviltà sul fiume Trebbia

La proposta del sindaco di Bobbio: 2 euro di ticket per attrezzare l'area del fiume e combattere il degrado. "Ma non è una tassa per fare il bagno"

Il sindaco "tassa" l'inciviltà sul fiume Trebbia

L'estate continua, la crisi insiste e morde, e per ammortizzare le spese la maggior parte della gente sceglie il fiume per trovare relax e refrigerio.
La Val Trebbia, definita da Hemingway "la valle più bella al mondo", risulta essere tra le più gettonate. Un gioiello naturale attraversato dal fiume Trebbia che unisce tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Liguria. Un fiume lungo 118 km che, in questa stagione, accoglie nella sua naturale bellezza oltre 10.000 persone nel fine settimana. La maggior parte dei turisti si ritrova nel tratto di competenza del comune di Bobbio, in provincia di Piacenza. Questi sono i giorni di punta. Dal ponte vecchio, formato da ben undici arcate e considerato tra i dieci più belli al mondo, la vista è mozzafiato. Da qualche settimana però, una proposta lanciata dal sindaco Roberto Pasquali ha destato parecchie polemiche. Pasquali, che si definisce "sindaco operaio", ci porta a vedere le condizioni in cui versa il tratto di fiume di sua competenza: degrado, rifiuti ovunque, atti di vandalismo, accampamenti abusivi. Fa valere la sua iniziativa: "regolamentiamo l'area attrezzandola con wc chimici, parcheggi, servizi per la messa in sicurezza dei bagnanti, chiedendo a tutti di pagare un ticket simbolico di 2 euro".

Apriti cielo, quando si tratta di mettere mano al portafoglio, anche se per pochi spiccioli, la gente si ribella. Sui social qualcuno ha scatenato una guerra raccogliendo firme per dire "no alla tassa per fare il bagno nel Trebbia". Eppure, le intenzioni del sindaco sono ben diverse, lui infatti vuole creare servizi per combattere il degrado, e per farlo, chiede a tutti 2 euro. Si sa, in piscina si paga il biglietti d'ingresso, in spiaggia idem, al fiume invece no, non esistono regole scritte, e la gente fa un po' quello che vuole. Così il Trebbia, oggi, tra le sfumature verdi dell'acqua e scorci meravigliosi, mostra rifiuti in bella vista, residui di grigliate, sacchi di immondizia stracolmi, e il comune pulisce anche tre o quattro volte a settimana, pagando di tasca sua i rifiuti abbandonati. Di fronte a tanta inciviltà, il primo cittadino ha dato ordine di sanzionare tutte le persone che vengono "beccate" a buttare i sacchetti di monnezza tra le frasche o sotto la sabbia e a sanzionare tutte le macchine e i camper parcheggiati selvaggiamente. E avvisa:"100 euro di multa a persona". Del resto è stata creata un'area attrezzata per camper costata alle casse comunali ben 290.000 euro. Eppure, conferma il sindaco "le persone fanno fatica a parcheggiare lì perché devono pagare 10 euro al giorno". Il fiume diventa terra di tutti e di nessuno, senza regole, rispetto, buon senso. Addirittura ci confermano che una trentina di turisti equadoregni si sono accampati con mezzi, generatori e musica a tutto volume per due mesi.

Una micro-tassa per combattere l'inciviltà, che stando ai commenti sui social non viene gradita. Per alcuni è una proposta impraticabile, per altri un modo di far cassa, per altri ancora una speculazione. Qualcuno, come si legge tra i commenti, vorrebbe la messa in sicurezza dei bagnanti "gratis" da parte della guardia forestale. Di recente infatti, due ragazzi hanno perso la vita nelle acque del fiume a causa di un malore. L'ultimo di soli 19 anni, di origini africane, aveva affrontato il viaggio della speranza sui barconi ed era arrivato in Italia dove è stato affidato a un centro di accoglienza. Qui, nel Trebbia, ha perso la vita a causa di una congestione.

Di certo, la situazione sta diventando insostenibile, madre natura ha regalato un gioiello naturale che va curato e rispettato. Chissà cosa direbbe Hemingway se dovesse passare da questi parti e ritrovare la sua amata valle in questo stato.

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