Le ultime scosse di terremoto hanno messo definitivamente in ginocchio il Centro Italia. La situazione in quelle zone è sempre più drammatica. Alcuni comuni restano isolati e a preoccupare di più è l'inagibilità di alcuni edifici, soprattutto le scuole. Infatti, come riporta ilCorriere della Sera, il 40 per cento degli edifici scolastici è fuori uso e i danni complessivi ammonterebbero a circa 10 miliardi di euro. In questo momento il numero degli sfollati contnua a salire. Finora le persone assistite sono 13.523 di cui 7.144 nelle Marche, 2.085 in Umbria, 597 nel Lazio e 3.697 in Abruzzo. Le cifre che riguardano i danni arrivano dai calcoli del governo e dalla richiesta a Bruxells per l'attivazione del Fondo di solidarietà per il sisma del 24 agosto.
In un dossier emergono i costi: "I danni ammontano a 7 miliardi e 56 milioni di euro, di cui 4,9 miliardi relativi agli edifici privati e 350 milioni a quelli pubblici, circa 542 milioni per il patrimonio culturale, oltre 532 milioni le spese per la gestione delle attività di soccorso e assistenza alla popolazione, 732 milioni per infrastrutture di viabilità e reti dei servizi essenziali". Ma come detto la vera emergenza rigarda gli edifici scolastici.
Sempre secondo quanto riporta ilCorriere, sono state effettuate verifiche di agibilità in 93mila stabili e solo per 38mila si ha un esito sull'agibilità. E così almeno il 40 per cento resta per il momento inagibile. Soltanto 22mila istituti hanno superato i test.
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