È stata condannata dal tribunale di Torino a un anno e 8 mesi di reclusione e a una provvisionale di 20mila euro una coppia di genitori accusata di maltrattamenti nei confronti del figlio adottivo.
Il giovane, ora 17enne, vive in comunità a seguito di un provvedimento del tribunale per i minorenni. Nato a Donetsk, in Ucraina, fu affidato alla famiglia adottiva quando aveva 9 anni. Il piccolo è stato costretto dai genitori a portare al collo un cartello con su scritto "sono un bambino sporco".
"Non si è trattato di un singolo episodio, di un singolo insulto, di una doccia fredda e delle mutande infilate in bocca per punirlo della pipì a letto. Ma di maltrattamenti continui - aveva detto nel corso del processo il pm Pelosi - .
Avrebbero dovuto prendersi cura di lui e invece gli hanno fatto del male come mai nessuno in vita sua. Lo hanno distrutto".La difesa, invece, non condivide la santenza: "Questa è una storia di un fallimento adottivo, non di violenze in famiglia. Leggerò le motivazioni", ha spiegato.
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