Le ha spaccato la testa, per rubarle 15 euro e un cellulare. L'ha fatto con un martello di quelli usati sui treni per rompere i vetri in caso di pericolo. Il rumeno irregolare e pregiudicato lo ha impugnato per fracassare il cranio ad una ragazza di 22 anni.
Ma per il pm Bruna Albertini non è tentato omicidio. Il rumeno di 32 anni, infatti, rimarrà in carcere con la sola accusa di lesioni gravi e rapina. Il magistrato che conduce le indagini ha richiesto la conferma del fermo solo per questi reati "minori". Come se fracassare la testa ad una ragazza inerme non sia un tentativo di ucciderla. E se le ferite riportate al cranio l'avessero tramortita a morte?
L'aggressione era avvenuta alcuni giorni fa in un treno nei dintorni di Milano. La ragazza, nonostante la frattura alla calotta cranica, era riuscita a fornire l'identikit dell'assalitore.
L'udienza di conferma del fermo si è tenuta due giorni fa nel carcere di San Vittore a Milano. Il gip di Milano, Maria Vicidomini ha confermato l'arresto.Ma quel romeno se la caverà, al massimo, con una condanna per rapina. Non per tentato omicidio.
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