Spacciava stupefacenti piazzando telecamere nei lampioni pubblici: catanese in arresto

L'uomo si era dotato di un sistema di videosorveglianza che gestiva da casa attraverso l'installazione di telecamere nei pali della luce elettrica pubblica. Dopo una mirata attività di indagine, i militari lo hanno colto in flagranza di reato

Spacciava stupefacenti piazzando telecamere nei lampioni pubblici: catanese in arresto

La sua attività lavorativa era quella legata allo spaccio di sostanze stupefacenti nel proprio appartamento di Catania. Per tutelarsi, disponeva di un sistema di videosorveglianza che, comodamente da casa gli permetteva di verificare quanto accadesse fuori ed evitare visite sgradite. Purtroppo per lui, la visita tanto temuta è arrivata. Colto dai carabinieri in flagranza di reato mentre cedeva la droga, in cambio di denaro è stato arrestato. In manette Concetto Di Maggio, 59enne, catanese. L’uomo dovrà adesso rispondere per il reato di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio.

L’arresto del 59enne è il frutto di un’intensa attività di controllo eseguita dai carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale e, diretta a reprimere reati di questo genere in alcuni quartieri del Capoluogo etneo considerati ad alto rischio. In queste zone infatti sono frequenti e numerosi i comportamenti criminosi posti in essere dai residenti. Non a caso quindi i militari si sono imbattuti nell’attività di spaccio alla quale si dedicava Di Maggio.

Quest’ultimo, per potersi dedicare con maggiore serenità alla vendita dello stupefacente, si era munito di un sistema di videosorveglianza avvalendosi anche dei pali delle luce elettrica di proprietà del comune. In che modo? Ebbene, sui lampioni aveva posizionato delle piccole telecamere che teneva collegate alla sua sala regia. Nel soggiorno di casa, il 59enne aveva un televisore che trasmetteva ventiquattro ore su ventiquattro tutto quello che avveniva fuori dall’abitazione e anche per diversi metri di distanza.

In questo modo il malvivente riusciva a controllare la presenza e l’identità dei clienti ma, soprattutto, si tutelava dalla presenza non desiderata delle forze dell’ordine. Un sistema che per un certo periodo di tempo ha certamente avvantaggiato il catanese, il quale ha agito in modo indisturbato portando avanti la propria illecita attività. Da quando però i carabinieri lo hanno preso di mira, il suo “lavoro” ha avuto ben poca durata.

I militari hanno tenuto sott’occhio l’abitazione dell’uomo e sono riusciti a coglierlo in un momento di “leggerezza”, ovvero quando invece di cedere la droga tra le mura domestiche è sceso giù in strada ad incontrare il cliente. Lì, lo spacciatore è stato raggiunto dai carabinieri che lo hanno colto nella flagranza di reato.

La sua abitazione è stata perquisita e, al suo interno, sono stati rinvenuti e sequestrati 120 grammi di marijuana, 250 euro in contanti, provento dell’attività illecita e anche il sistema di videosorveglianza. Di Maggio è stato quindi condotto in caserma e dopo le formalità di rito è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

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