Spararono ai carabinieri dopo una rapina, in carcere la "banda dell'Audi"

Un serbo e tre bosniaci sono accusati, a vario titolo, di rapina impropria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. In due già erano reclusi

Spararono ai carabinieri dopo una rapina, in carcere la "banda dell'Audi"

La chiamavano la "banda dell’Audi" (guarda la gallery). Abordo di un’auto di grossa cilindrata della casa automobilistica tedesca, su cui apponevano delle targhe risultate oggetto di furto, mettevano a ferro e fuoco tutta la zona circostante la strada extraurbana che collega i comuni della provincia a nord di Napoli.

Il 4 marzo dell’anno scorso il gruppo di malviventi fu costretto a una battuta d’arresto. Erano circa le tre quando, in piena notte, fu notato mentre stava rapinando un distributore di carburante ad Acerra. Il personale di una ditta di vigilanza che era in zona segnalò quegli uomini sospetti alle forze dell’ordine. All’arrivo dei carabinieri, per sfuggire alla cattura i delinquentii gli esplosero contro dei colpi con una pistola. Ne nacque un conflitto a fuoco, durante il quale, secondo quanto si apprese allora, rimase ferito lievemente un militare dell’Arma.

Per quell’episodio, dopo quasi un anno di indagini, i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa (Caserta) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Nola nei confronti di quattro soggetti: Adzovic Cristijan, serbo di 32 anni, Husejnovic Nihad, bosniaco di 26 anni, Hadzovic Maikon, bosniaco, 19 anni, e Seferovic Hamed, 22 anni.

Gli ultimi due erano già detenuti nel carcere napoletano di Poggioreale, dove ora sono stati rinchiusi anche gli altri componenti della gang. Gli indagati, che risultano tutti residenti nel campo nomadi di Giugliano, in provincia di Napoli, sono accusati, a vario titolo, di rapina impropria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione.

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