Il commando di rapinatori aveva tentato un assalto in grande stile. Rapido e violento, come nei film. Prima le mani sul bottino, poi la fuga scenografica tra le fiamme. L'operazione criminale è scattata stamani, poco prima delle ore 7 sulla A14 Bologna-Taranto: all'altezza del chilometro 656, nel tratto compreso tra tra Bitonto e Molfetta, un gruppo armato composto da almeno quattro persone ha provato ad attaccare un furgone portavalori. I malviventi hanno sparato dei colpi di arma da fuoco contro il blindato, bloccandone la corsa. I nervi saldi dei tre vigilantes a bordo del mezzo, tuttavia, hanno fatto fallire il piano.
L'attivazione da parte delle guardie giurate del sistema di allarme spumablock, che riempie il vano con i valori di schiuma che si solidifica rapidamente, ha mandato all'aria tutto. I rapinatori, nel frattempo, avevano già fermato il traffico e si erano diretti verso il portavalori nel tentativo di espugnarlo. Per creare scompiglio e coprirsi successivamente la fuga, il commando aveva anche dato alle fiamme tre suv e un autocarro in carreggiata nord e in carreggiata sud. Il fumo nero e gli incolonnamenti di auto provocati in quel tratto di autostrada avrebbero anche contribuito a rallentare l'arrivo delle forze dell'ordine.
Il colpo tuttavia è sfumato e i malvimenti si sono dovuti dileguare senza il bottino. A quanto si apprende, nel tentativo di assalto al mezzo blindato della società Sicuritalia, si è consumata anche una violenta colluttazione. Le guardie giurate, malmenate dai delinquenti, non hanno fortunatamente riportare gravi traumi; trasferite in ospedale dai soccorritori, sono apparse sotto choc ma in condizioni non preoccupanti.
Sul tratto di autostrada in cui è avvenuta la tentata rapina sono sopraggiunti la polizia stradale e i vigili del fuoco, oltre al personale di Autostrade per l'Italia. Il rogo appiccato ai veicoli è stato spento e il tratto autostradale è stato chiuso per alcune ore per consentire alle forze dell'ordine di effettuare i necessari rilievi.
Sull'asfalto gli agenti hanno rinvenuto i bossoli sparati dai rapinatori. Ora la testimonianza dei vigilantes potrà fornire maggiori elementi sulla dinamica dei fatti. Al momento, non si hanno conferme sul fatto che le armi in loro dotazione siano state portate via dagli aggressori.
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