La notizia buona è che, come regalo di Natale, nelle prossime settimane potrebbe arrivare l'approvazione dei primi due vaccini anti coronavirus; quella cattiva è che il coprifuoco rischia di essere confermato anche in vista delle festività.
Due vaccini in arrivo
Partiamo dal vaccino. Franco Locatelli, in collegamento con Che Tempo Che Fa, in onda su Rai 3, ha spiegato che il prossimo sarà un Natale "significativamente diverso da tutti gli altri". Detto altrimenti: niente cenoni con tanta gente, feste in piazza e concerti di fine anno. Per addolcire la pillola il presidente del Consiglio superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico ha tuttavia anticipato l'ipotetico arrivo di ben due vaccini in vista del 25 dicembre.
"Credo che potremmo avere come regalo di Natale questa approvazione dei primi die vaccini e dal 15 gennaio in poi dovremmo essere nelle condizioni di iniziare le pianificazioni e le realizzazioni dei vaccini", ha dichiarato Locatelli, aggiungendo di non aver "nessun dubbio che i vaccini che verranno commercialmente resi disponibili, siano vaccini sicuri".
Coprifuoco e restrizioni
Per quanto riguarda le misure restrittive, Roberto Speranza ha chiesto a gran voce di confermare il coprifuoco per le feste. Altro che via libera per partecipare alla messa di Natale o al conto alla rovescia di Capodanno: gli italiani dovranno rispettare il divieto di non circolare se non per i soliti motivi di necessità.
Il ministro della Salute ha usato parole emblematiche. "Penso proprio di sì" che sarà ancora coprifuoco dalle 22 alle prime ore dell'indomani anche la notte di Natale e anche la notte del 31 dicembre con il passaggio al 2021, ha detto Speranza in video collegamento con Live Non è la D'Urso, su Canale 5.
Il coprifuoco "è una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di ottenere risultati". E varrà anche per la messa di Natale che di solito va oltre la mezzanotte: "Il coprifuoco va sempre rispettato, e vale per tutti, anche nel pieno rispetto delle funzioni religiose", ha aggiunto Speranza. In vista delle prossime mosse del governo, il ministro ha affermato che molto presto "ci sarà un dpcm in cui daremo risposte formali ma il messaggio di fondo è chiaro: spostarsi solo se necessario, ridurre il più possibile i contatti tra persone".
Capitolo vaccini: l'auspicio di Speranza è di "poter avere i primi vaccini a disposizione a fine gennaio". "Ovviamente – ha concluso il ministro -serve che l'Ema dia l'ok perché i vaccini oltre ad arrivare devono essere sicuri.
All'inizio ci saranno poche dosi e partiremo con il personale sanitario e le categorie più a rischio". A quanto pare, gli antidoti anti Covid non saranno obbligatori. L'esecutivo dovrebbe puntare su una grande campagna di persuasione perché ci sia negli italiani la volontà a vaccinarsi contro il Covid.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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