In prossimità dell'entrata in Borsa, Spotify ha inviato un'email agli utenti che utilizzano la versione Premium illegalmente per avvisarli della chiusura del loro account.
La decisione della piattaforma di streaming musicale pià popolare al mondo ha creato il panico generale tra chi utilizza applicazioni craccate per usufruire dei servizi aggiuntivi. In sostanza, funziona così. Chi scarica Spotify, ma non si abbona, è costretto ad ascoltare la musica più volte interrotta dalla pubblicità, a non poter cambiare brano quando desidera e, in molti casi, a non riuscire ad ascoltare la canzone desiderata ma aspettare che capiti nella riproduzione casuale. Discorso diverso per chi invece sceglie di pagare 9,99 euro al mese. Chi è disposto a sborsare pochi euro ha ovviamente delle funzioni in più. A fronte di questa differenza, sono nate nel tempo diverse App che permettono di accedere alla versione Premium anche non pagando. Ora però la festa è finita e gli utenti illegati insorgono.
Andando negli store digitali di Apple e Android sono moltissimi i commenti negativi derivati dalla drastica decisione. "Come vi permettete voi di impedirmi di rubare un vostro servizio e addirittura di chiedermi dei soldi?". E ancora: "Fate schifo come i bambini neri, era meglio crackato (fate più schifo di Yahoo)".
E poi: "Io ero uno di quei 'furbetti' come dite voi che usava Spotify craccato. Non è possibile fare pagare così tanto un'applicazione di musica, fate solo ridere". Insomma, classico esempio di chi nel torto pretende anche di avere ragione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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