Non ce l'ha fatta Barto Pedro Orent-Niedzielski, il 35enne polacco rimasto gravemente ferito dopo l'attentato di Strasburgo della scorsa settimana. L'uomo, originario di Katowice ma residente da tempo nella città francese, è morto dopo cinque giorni di coma. A darne la notizia su Facebook è stato il fratello: "Barto ci ha appena lasciato, grazie per il vostro amore e per la forza che gli avete dato". Orent-Niedzielski, quinta vittima della strage islamista dell'11 dicembre, era amico di Antonio Megalizzi.
A proposito dello sfortunato giornalista italiano, sarà eseguita oggi a Strasburgo l'autopsia sulla sua salma. Il ritorno in Italia della bara con il corpo di Megalizzi è previsto nel pomeriggio di oggi, mentre è già stata fissata a martedì una seconda autopsia come risultato dell'apertura - sin dal momento del ferimento - da parte della Procura di Roma, di un fascicolo di indagine in cui si ipotizzano i reati di strage e attentato con finalità di terrorismo. Ancora non si conosce la data dei funerali di Stato, che si dovrebbero tenere tra mercoledì e venerdì a Trento, la città da cui veniva Megalizzi. Nell'esprimere vicinanza alla famiglia del giornalista 29enne l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, ha scritto: "Ciao Antonio, Dio ti restituisca quel sorriso che ti aveva donato, che a tua volta hai regalato a mamma Annamaria, a papà Domenico, a tua sorella Federica e a Luana (la fidanzata, nda)".
Intanto, da Strasburgo arriva notizia di una prima svolta nelle indagini su presunti complici di Chekatt.
Gli inquirenti francesi hanno fermato un suo parente che comparirà davanti a un tribunale francese. L'uomo, secondo una fonte degli investigatori, avrebbe fornito al terrorista l'arma utilizzata per fare la strage costata la vita a cinque persone. Al momento, i feriti gravi sarebbero ancora sette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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