Avrebbe agito da solo Angelo Frigeri, 32 anni, fermato oggi dai carabinieri dopo un lungo interrogatorioper il triplice omicidio di Tempio Pausania in cui hanno perso la vita Giovanni Maria Azzena, la moglie Giulia Zanzani e il figlio Pietro. Incensurato, Frigeri sarebbe un amico di famiglia che stava realizzando dei lavori in casa Azzena.
L’artigiano avrebbe raccontato di essere stato minacciato e obbligato ad aprire la porta, ma i pm raccontano un'altra verità: "Elementi certi hanno portato al fermo dell’autore", ha spiegato il pm Domenico Fiordalisi, "Il ragazzino, testimone scomodo, è stato ucciso con modalità atroci". Fiordalisi ha detto di "non escludere il coinvolgimento di altre persone, è prematuro allo stato attuale".
Nelle indagini fondamentali sono state le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza di alcuni locali davanti all'abitazione dove è avvenuta la strage. Diversi gli individui immortalati sabato sera, tra cui in particolare una persona che si trovava fuori dalla casa mentre probabilmente altre due erano all’interno.
Con il passare delle ore prende sempre più piede l’ipotesi che il triplice delitto sia direttamente legato a una vendetta nel mondo dell’usura e perpetrato forse da una vittima che ha deciso di farla pagare ai suoi "esattori". Intanto questa mattina è stata eseguita l'autopsia sui corpi: potrà quindi essere sciolto il dubbio sulla morte dei tre trovati colpiti da una spranga e con un cavo elettrico attorno al collo.
E soprattutto si potrà conoscere l’orario della morte, importantissimo per capire fino a che ora erano vivi i tre componenti della famiglie e soprattutto con chi abbia avuto a che fare, nelle ore prima dell’omicidio, Giovanni Maria Azzena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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