Aveva staccato le utenze e cambiato la serratura della porta d'ingresso dell'appartamento che aveva affittato ad una giovane extracomunitaria, dopo che quest'ultima aveva smesso improvvisamente e senza motivo di corrispondergli l'affitto. E per tutta risposta, lei ha chiamato le forze dell'ordine, denunciandolo. Un settantaquattrenne di Perugia è stato pertanto rinviato a giudizio pochi giorni fa, con l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Per una storia che risale ad ormai un quadriennio fa: stando a quanto riportato dalla stampa locale, la procura di Perugia ha portato in tribunale l’uomo (un italiano di settantaquattro anni, che risulterebbe invalido a seguito di un ictus avuto qualche anno fa) perché “con più azioni esecutive di uno stesso disegno criminoso, al fine di esercitare un preteso diritto potendo ricorrere al giudice per importi mensili non corrisposti per un totale pari a 200 euro e relativi alle utenze su di un proprio immobile” lasciato in comodato d’uso all’inquilina, “si faceva arbitrariamente ragione da sé, approfittando di momentanee assenze” della donna, “dapprima staccando le utenze di acqua, luce e gas e successivamente cambiando la serratura della porta di accesso”.
I fatti attribuiti all’uomo sono avvenuti nel gennaio del 2018: il padrone di casa, resosi conto del ritardo nei pagamenti di acqua, luce e gas (oltre che del canone d'affitto) evidenziato dall'inquilina, l'avrebbe più volte sollecitata a corrispondere la somma concordata da contratto. E non avendo riscontrato alcuna risposta da parte di quest'ultima, avrebbe preso la decisione drastica a sua insaputa, mentre non era in casa. Al suo ritorno, la donna aveva chiamato la polizia denunciando di essere rientrata dopo una settimana di assenza e di aver notato come tutte le utenze fossero staccate.
Dinanzi alle sue rimostranze, il titolare dell’abitazione le avrebbe detto che non avendo riscosso da lei il canone scorso di affitto, avrebbe dovuto giocoforza cambiare casa e quindi aveva staccato di sua iniziativa ogni utenza. La magrebina ha dunque allertato le forze dell'ordine, con gli agenti che al loro arrivo hanno interrogato l'anziano. Lui, “in evidenti problemi fisici in quanto colpito da ictus qualche anno prima e invalido”, confermava quanto detto dalla ragazza e “su invito degli operanti a ripristinare le utenze, rimaneva irremovibile”.
A quel punto i poliziotti lo hanno avvertito di aver compiuto una “violazione penale”. E la marocchina trentunenne ha confermarto da subito l'intenzione di presentare una denuncia. Toccherà adesso al giudice dirimere la controversia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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