Lo studente Beau Solomon morto nel Tevere per annegamento

I risultati dell'autopsia spiegano il decesso. Da chiarire gli istanti prima della caduta

Beau Solomon nella foto postata da un'amica su Instagram
Beau Solomon nella foto postata da un'amica su Instagram

Comincia a diradarsi la nebbia sulla morte di Beau Solomon, il 19enne studente statunitense morto nel Tevere a Roma, dove si trovava per frequentare un corso estivo della John Cabot University.

I risultati dell'autopsia, il primo esame da cui si hanno risposte, in attesa di altri accertamenti medico-legali, racconta di una morte dovuto ad annegamento, perché il ragazzo era caduto nel Tevere. Quello che va tuttavia chiarito è che cosa sia successo appena prima.

In stato di fermo c'è un uomo, il 40enne senza fissa dimora Massimo Galioto. E se alcune risposte devono ancora arrivare, per esempio se il ragazzo al momento della morte avesse assunto alcolici e stupefacenti, pare ormai chiaro che sia stato spinto fino a cadere in acqua.

Sulla fronte di Solomon un ferita, non ancora chiaro se provocata da un corpo contundente o piuttosto effetto della caduta nel fiume.

"L'americano è sceso con qualche marocchino, l'hanno derubato - ha raccontato al Tg1 la compagna del senzatetto -. Allora lui è venuto di qua. Era agitato, si vedeva dal viso che lo era. È arrivato qua e ha trovato Max. Ha avuto una colluttazione con Max, è andata a finire male".

L'accusa contro Galioto è di omicidio aggravato da futili motivi.

Per lui il pubblico ministero ha chiesto la convalida dell'arresto e un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, a Regina Coeli, dove già si trova.

Questa mattina i genitori di Beau Solomon hanno incontrato papa Francesco in Vaticano, prima di un'udienza in Aula Paolo Vi con pellegrini in arrivo da Lione.

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