Sudanese pesta compagna e minaccia di uccidere la figlia, fermato

Al culmine di una lite con la donna, lo straniero l'ha aggredita e ferita in modo serio, poi ha tentato di lanciare la figlia di 4 mesi dal balcone: provvidenziale l'intervento dei carabinieri, supportati dai vigili del fuoco

Sudanese pesta compagna e minaccia di uccidere la figlia, fermato

Prima ha aggredito la compagna, poi, al culmine del raptus di follia, ha minacciato di uccidere la figlia il 35enne sudanese tratto in arresto stamani a Ceraso, in provincia di Salerno.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, S.A., richiedente asilo originario della provincia sudanese del Darfur, sarebbe stato colto in flagranza di reato dai carabinieri giunti sul posto probabilmente grazie alle segnalazioni ricevute da alcuni vicini. Fondamentale il supporto dei vigili del fuoco, che hanno permesso di forzare l'apertura della porta d'ingresso dell'abitazione del 35enne e di intervenire prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente.

Il sudanese, infatti, dopo aver pestato e ferito in modo serio la compagna, aveva minacciato e tentato di gettare dal balcone la figlia avuta con la donna, una bimba di soli 4 mesi. Grazie alla prontezza dei carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania (Salerno), lo straniero è stato fermato ed arrestato.

Mentre la compagna veniva trasportata al pronto soccorso, dove ha ricevuto una prognosi di 30 giorni a causa delle lesioni riportate dopo la brutale aggressione, il sudanese è stato trasferito presso il carcere

di Vallo della Lucania. Il 35enne, a disposizione dell'autorità giudiziaria, attenderà la prima udienza del processo dietro le sbarre. Per lui l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

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