Ora sotto accusa è Woodcock: "Sulla Consip doveva tacere"

Le dichiarazioni rilasciate sul caso Consip sotto lo scrutinio della magistratura

Ora sotto accusa è Woodcock: "Sulla Consip doveva tacere"

Un'azione disciplinare è stata aperta nei confronti di Henry John Woodcock, pm di Napoli contro cui il procuratore generale della Casazione ha ritenuto necessario intervenire, per via di dichiarazioni che il pubblico ministero aveva rilasciato sull'inchiesta Consip.

Sono al momento in corso le indagini preliminari, conferma l'Agi, che ribadisce così quanto già annunciato da Tiscali News, aggiungendo che sarà il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, a difendere il pm, che sarà convocato dalla Procura generale della Suprema Corte, che si occupa dell'azione disciplinare riguardante i membri del sistema giudiziario.

Woodcock non doveva violare il riserbo. Questa l'accusa che pesa su di lui in relazione alle indagini su presunte tangenti e cordate nel mega appalto Consip, gestite insieme alla collega Celeste Carrano e poi trasferita a Roma. Un filone che ha portato all'arresto di Alfredo Romeo e al coinvolgimento di nomi eccellenti come quelli del ministro Luca Lotti e del padre di Matteo Renzi.

Le frasi di cui dovrà rispondere il pm sono quelle riportate da Repubblica il 13 aprile, quando il pm smentiva l'idea di un "complotto" contro l'ex

premier Renzi e pure i dissidi con i colleghi romani. "A me pare davvero una cosa da pazzi...", diceva. Parole che avrebbero interferito con il lavoro in atto, secondo il pg della Cassazione. E che ora inguaiano Woodcock.

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