La provocazione del clarinettista multato: flash mob davanti all'Ariston

Marco Fusi: "Io suono, se poi i vigili credono che stia commettendo un reato mi multino di nuovo, altrimenti tolgano quel verbale da cinquemila euro"

La provocazione del clarinettista multato: flash mob davanti all'Ariston

"Io suono, se poi i vigili credono che stia commettendo un reato mi multino di nuovo, altrimenti tolgano quel verbale da cinquemila euro". E' sicuro di sé Marco Fusi, il clarinettista originario di Erba, in provincia di Como, che domenica sera è stato multato dalla polizia municipale di Sanremo, che lo ha sorpreso a suonare, nella centralissima via Matteotti. A una prima richiesta di spostarsi, Fusi ha continuato ad esibirsi, dimostrando di essere in possesso di regolare autorizzazione del Comune e, a quel punto, i vigili gli hanno contestato la vendita abusiva di materiale audio, per la presenza di due cd (muniti di regolare bollino Siae) che il musicista aveva messo in esposizione nella custodia del proprio strumento. Stamattina, la resa dei conti. Forte del verdetto del proprio legale, l'avvocato Marco Di Domenico, secondo il quale i vigili avrebbero sbagliato ad applicare la legge, dato che la normativa non richiede speciali autorizzazioni per vendere, dopo un concerto, materiale "frutto del proprio ingegno", Fusi ha voluto fare il bis. Una provocazione? "No, un modo per confermare che avevo ragione", avverte il musicista. Fatto sta che, armato del proprio clarinetto, il musicista si è piazzato davanti al Teatro Ariston di Sanremo per improvvisare un flash mob dedicato alla città. Il successo è stato assicurato.

Il pubblico ha apprezzato l'esibizione e lo ha applaudito, mentre i vigili non si sono fatti vedere. Probabilmente, non hanno voluto alimentare la polemica, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, secondo il quale sono ben altri i problemi che deve affrontare la città.

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