Superenalotto, il misterioso vincitore chiede la riscossione dei 209 milioni di euro

A quasi due mesi di distanza, il fortunato ha avviato le pratiche per l'incasso della cifra da record della schedina più ricca mai giocata in Italia. Resta anonimo il suo nome

Superenalotto, il misterioso vincitore chiede la riscossione dei 209 milioni di euro

Tutto era iniziato quest'estate con una giocata da pochi euro in una tabaccheria, come capita spesso. Poi la vincita inaspettata e diverse settimane di mistero attorno all'identità di chi aveva azzeccato i numeri. Alla fine, dopo quasi due mesi ha deciso di palesarsi per riscuotere la sua vincita nel tabaccheria dove, il 13 agosto scorso, a Lodi, aveva giocato pochi euro e ne aveva vinti 209 milioni. Per diverse settimane, l'identità del fortunato era rimasta un vero e proprio mistero, costituendo, di fatto, un caso unico. Ma secondo quanto riportato il Corriere della sera, in queste ore, il fortunato si è fatto vivo per reclamare la cifra da record.

Oggi, infatti, c'è stata la svolta: la schedina più ricca mai giocata in Italia è stata presentata, ma il nome del proprietario è rimasto (volutamente) ancora sconosciuto. La Sisal, infatti, ha fatto sapere che sono state avviate tutte le procedure "per il ritiro del premio, a cura di un ente bancario incaricato dal vincitore, che mantiene dunque l'assoluto anonimato".

Chi aveva vinto la puntata fortunatissima avrebbe avuto tempo fino al 14 novembre per riscuotere la cifra.

Nel caso in cui non avesse rispettato la data di scadenza, la somma sarebbe stata incamerata automaticamente nelle casse dello Stato. Ai 209 milioni di euro vinti nel capoluogo lombardo ora, come previsto dalle normative, sarà applicata una tassa del 12% che "ridurrà" la cifra a 184 milioni.

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