Aveva agitato le dita davanti al suo volto, poi gli aveva sussurrato qualcosa all'orecchio. Una sequenza rapida, di fronte alla quale il malcapitato era come caduto in trance. Ipnotizzato, incapace di intedere cosa davvero stesse accadendo. La scena era stata ripresa da diverse telecamere posizionate all'interno di una tabaccheria di Torino, dove lo scorso 26 novembre tre donne italiane di etnia rom avevano messo a segno un colpo da ottomila euro dai danni del gestore.
La rapina in tabaccheria
Due di esse, di 35 e 41 anni, una residente in un campo di Orbassano e l'altra itinerante, sono state arrestate il 18 ottobre scorso e una terza è stata denunciata, dal momento che aveva il viso parzialmente coperto e il gip non ne ha ritenuto convincente l'identificazione. Le immagini che documentano la rapina mostrano i vari passaggi dell'incursione che aveva permesso alle ladre di sottrarre l'incasso dell'esercizio commerciale. Mentre due delle arrestate distraevano una dipendente impegnata al bar, l'altra complice raggiungeva il titolare nella zona del locale adibita a ricevitoria e inziava a parlargli. Quel contatto si faceva sempre più ravvicinato, sino a diventare un tentativo di ipnosi, secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine.
L'ipnosi e la sostanza narcotizzante
La ladra aveva infatti iniziato a muovere le dita davanti agli occhi della vittima, mentre gli prendeva la mano come nel gesto di leggergli il destino. Intanto gli bisbigliava qualcosa. La donna aveva anche appoggiato un piccolo oggetto nero sul palmo della mano del tabaccaio. Oggetto che, nell’ipotesi d'accusa, potrebbe aver emanato "una sostanza psicotropa o narcotizzante", sprigionata maneggiandolo. Sequenze al termine delle quali l'esercente appariva disorientato, incapace di reagire mentre la rom faceva sparire una busta bianca con all'interno ben ottomila euro.
Le indagini
Dalle successive indagini di polizia, coordinate pubblico ministero Roberto Furlan, sono emersi ulteriori dettagli rispetto all'accaduto. L'accusa contestata in concorso a tre donne è stata dunque quella di rapina consumata dopo aver messo "in stato di incapacità di volere e agire la vittima, mediante pratica ipnotica".
L'analisi delle immagini di videosorveglianza, unita alle testimonianze raccolte, ha poi consentito alle forze dell'ordine di estendere il raggio delle indagini. Così è scattata anche l'accusa di furto per un colpo commesso in un'altra tabaccheria di Torino, il 24 dicembre. In quel caso a sprarire era stato un salvadanaio con 300 euro destinati in beneficienza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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