Taranto, fermata la banda che faceva razzia di Fiat 500

Una vera e propria banda di criminali che agiva a Taranto e provincia è finita in manette con le accuse di furto aggravato, ricettazione, riciclaggio ed estorsione

Taranto, fermata la banda che faceva razzia di Fiat 500

Taranto - Il blitz "500 cash" eseguito dalla Squadra mobile della Polizia ha fermato la banda delle Fiat 500, una vera e propria organizzazione criminale che agiva nel capoluogo ionico e in provincia, con alcune puntate anche a Brindisi e a Lecce. Complici meccanici esperti e carrozieri, le auto rubate e custodite poi in depositi e officine varie, finivano sui mercati esteri con documenti falsi. In alcuni casi, dopo essere state smembrate per ricavarne pezzi di ricambio, le vetture venivano restituite ai legittimi proprietari dietro il pagamento di un riscatto, ovvero il "cavallo di ritorno".

Il gip Benedetto Ruberto ha emesso un'ordinanza di arresto a carico di tredici persone. Sono finiti in carcere Francesco D'Angela, 32 anni, già in manette a settembre per estorsione, Cataldo Laneve, 49 anni, Vincenzo Martinelli, 35 anni e Mirko Schiavone, 29 anni. Manca all'appello un quinto uomo che al momento è all'estero. Si trovano, invece, ai domiciliari Vito Calella, 35 anni, Emanuele Capuano, 37 anni, Danilo Cossu, 28 anni, Cipriano Florio, 32 anni, Graziano Laneve, 42 anni, Damiano Mastripietro, 36 anni, Gianluca Gioia, 44 anni e Maurizio Giordano, 29 anni. Gli indagati sono in tutto 22. Di questi, dodici fanno parte di un'associazione per delinquere con a capo Laneve, Martinelli e Schiavone. Vari i reati contestati: furto aggravato, ricettazione, riciclaggio ed estorsione.

Le indagini - coordinate dal sostituto procuratore di Taranto Lanfranco Marazia - sono iniziate nel mese di febbraio 2018 in seguito a numerose denunce per furti d'auto. Alcuni modelli, in particolare, erano presi di mira. Si tratta di Fiat 500, Panda, Land Rover e Lancia Y. Un plauso va alla rapidità con cui gli uomini dell'Arma hanno condotto il lavoro di investigazione. Durante una conferenza stampa il commento del questore Stanislao Schimera non si è fatto attendere:

"In circa sei mesi abbiamo fatto luce su

un'altra piaga che insieme alla droga è molto sentita nel territorio di Taranto, quella dei furti d'auto. Uno degli indagati è stato fermato dagli agenti mentre stava per entrare in azione e commettere l'ennesimo furto".

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