Flavio Fedele ha vissuto per vent'anni a Bagnoli e da dodici vive a Taranto. "Mi sono trasferito qui per amore, anche mia moglie è napoletana, ma ci siamo conosciuti a Taranto dove tutt'ora viviamo". Flavio ha un bambino e condivide con tanti altri genitori tarantini la paura che possa ammalarsi a causa delle emissioni industriali subendo le conseguenze dell'inquinamento.
Sono giorni decisivi per la città pugliese. Ancora una volta, Taranto viene messa alla prova davanti ad una scelta importante: quella tra salute e lavoro. E Flavio ha deciso di lanciare una petizione sul sito "change.org".
"Chiusura ex Ilva e riconversione" è il titolo della raccolta firme che in soli due giorni ha raggiunto già i 230 adesioni ed è stata inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte "ed al rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che mi ha deluso molto", come ha sottolineato l'ideatore. Flavio ha votato i Cinque Stelle credendo davvero in quelle tre parole chiave su Taranto che a furor di popolo vennero promesse ai cittadini: la chiusura delle fonti inquinanti, la bonifica e la riconversione. "Facciamo vedere al mondo intero che un luogo martoriato dall'inquinamento può rinascere" "grida" la petizione che sta facendo il giro sui social network, tra i cittadini.
Una settimana fa vedere il presidente del Consiglio che si faceva spazio tra i cittadini prestando attenzione ai loro problemi ha dato una nuova spinta ai tarantini. Il premier li ha ascoltati "con calma, uno alla volta", come ha detto davanti alle portinerie dello stabilimento siderurgico.
"Ho capito che c'è ipocrisia da parte dei politici" ha dichiarato a ilGiornale.it Flavio Fedele, elettore deluso. Di Maio ha promesso la chiusura delle fonti inquinanti, la bonifica, la riconversione "ma qui non è cambiato nulla, io continuo a vedere la gente che si lamenta, che ha malati in casa, che vuole la chiusura dello stabilimento. È per questo che ho voluto lanciare la raccolta firme. Vediamo, in quanti davvero vi parteciperanno?".
Il Movimento Cinque Stelle a Taranto, dopo la grande ascesa alle politiche del 2012 (fu stravotato dagli operai dell'Ilva) ha vissuto una profonda crisi che anticipava quella visibile a livello nazionale e che si è tradotta a Taranto nel ritiro dello scudo penale per Arcelor Mittal.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.