Si conclude con pene pesanti la vicenda giudiziaria relativa allo scandalo della Asl di Taranto che nel 2002 vide l’arresto dell'allora direttore dell'azienda sanitaria locale Vito Armenise, dell'imprenditore Armando Parnasso e della dirigente delle risorse finanziarie della Asl, Antonia Manghisi.
Erano tutti coinvolti in un'inchiesta sulle gare d'appalto truccate e la richiesta di tangenti milionarie. Oltre a loro a finire in manette anche l'ex direttore amministrativo della Asl Domenico Pepe e l'ex funzionario Raffaele Bruno Losavio. Oggi, a diciassette anni dallo scandalo della sanità pubblica, arriva la sentenza della corte di cassazione. Sono state confermate le condanne a tutti e cinque gli imputati. A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno".
Rispettivamente Armenise è stato condannato a sei anni e quattro mesi, Parnasso a nove anni e quattro mesi, Manghisi a otto anni e cinque mesi; quattro anni e sei mesi di reclusione per Pepe e sette anni e 25 giorni per Losavio.
Dall'inchiesta emersero, come si legge sempre sulla Gazzetta, ben quattrocentocinquanta episodi di reato ipotizzati.
Non furono i soli ad essere arrestati. Insieme a loro c'erano altri undici imputati.
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