Sarebbe morta soffocata dal latte a soli due mesi se i genitori non avessero chiesto aiuto in tempo alla centrale del 118. È accaduto a Taranto. Una bambina neonata è stata salvata grazie ad un operatore sanitario che, al telefono, ha dato ai genitori della piccola le istruzioni necessarie per superare le difficoltà respiratorie.
Gianluca Ferrarese è l'infermiere che telefonicamente ha salvato la vita alla neonata il giorno dell'Epifania. I genitori hanno visto che la figlia non riusciva più a respirare mentre poppava il latte. Hanno subito chiamato, disperati, il 118. Al telefono ha risposto l'infermiere che ha capito che c'era troppo poco tempo e bisognava intervenire subito. Aspettare l'arrivo dell'ambulanza sarebbe potuto essere fatale. L'operatore del servizio di soccorso ha, così, impartito le manovre di rianimazione. I genitori hanno eseguito passo dopo passo le indicazioni dell'infermiere così da salvare la bambina.
La piccola, come si legge su "Nuovo Quotidiano di Puglia", è stata messa sulla coscia del padre a testa in giù e, in modo alternato, ha ricevuto pacche sulla schiena, al'altezza delle scapole, e dopo essere stata girata di centottanta gradi il papà ha fatto delle compressioni sulla metà dello sterno con due dita. Dopo due minuti la piccola ha iniziato a piangere (quindi a respirare, ndr).
Dopo sette minuti dall'inizio della telefonata è poi arrivata l'automedica e sono intervenuti direttamente i sanitari. Nonostante la piccola avesse ricominciato a respirare è stata trasportata al pronto soccorso per sottoporla a controlli medici. Al termine è tornata a casa, sana e salva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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