Assalto al cantiere Tav. Imputati condannati, ma non per terrorismo

Le condanne a tre anni e sei mesi escludono il reato più grave. Il legale degli imputati: "Una vittoria su tutta la linea"

Assalto al cantiere Tav. Imputati condannati, ma non per terrorismo

Sono arrivate oggi le condanne a quattro anni e sei mesi per quattro persone considerate responsabili degli attacchi al cantiere della Tav di Chiomonte, avvenuti il 14 maggio 2013. Una decisione, quella della Corte d'Assise, che ha escluso l'accusa più grave, quella per terrorismo, mantenendo invece in piede i reati minori.

I quattro attivisti furono arrestati il 9 dicembre 2013. Per loro stessa ammissione parteciparono all'assalto notturno e sono stati condannati per fabbricazione di armi da guerra e danneggiamento seguito da incendio. Tutti e quattro dovranno pagare cinquemila euro di multa.

Per Nicolò Blasi, Claudio Alberto, Matia Zanotti e Chiara Zenobi i pm avevano chiesto nove anni e mezzo. La sentenza è stata letta nella maxi aula bunker del carcere delle Vallette di Torino, alla presenza di decine di simpatizzanti della causa No Tav, che hanno accolto la decisione urlando "Buffoni" e "Terroristi siete voi".

"L'accusa

di terrorismo era manifestamente infondata", ha detto Claudio Novaro, avvocato degli imputati, che ha definito la sentenza "una vittoria su tutta la linea" e aggiunto che la difesa puntava a una pena sotto i quattro anni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica