Tensione al corteo di Torino. Blitz di studenti e centri sociali. Bottiglie contro la polizia

Bottiglie, pomodori, e fumogeni contro la polizia che presidia l’accesso al vertice dei Ministri del lavoro europei. Cinque fermati. Landini: "Uso di lacrimogeni eccessivo"

Tensione al corteo di Torino. Blitz di studenti e centri sociali. Bottiglie contro la polizia

Un lancio di bottiglie, pomodori, uova, fumogeni e palline di vernice è partito dallo spezzone di studenti e centri sociali in corteo a Torino verso il cordone di polizia che presidia l’accesso di Piazza Castello verso il Tetro Regio dove si svolgerà il vertice dei Ministri del lavoro europei. Le forze dell’ordine hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni che ha fatto arretrare i manifestanti. Tutto era iniziato dopo che i manifestanti avevano tolto alcune delle transenne sistemate nella piazza. Nel frattempo nella limitrofa via Roma è stata fermata una persona. In piazza Castello sono esplosi alcuni grossi petardi. Altri due partecipanti al corteo di studenti e antagonisti di Torino sono stati fermati dalle forze dell’ordine in piazza Castello. Entrambi hanno opposto una forte resistenza e sono stati bloccati e portati via dopo una colluttazione. Per evitare che i loro compagni arrivassero in soccorso, la polizia ha lanciato altri lacrimogeni.

"Non permetteremo a nessuno di rovinare la nostra manifestazione. Rivolgo un appello a tutta la piazza". Così Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese, sulle tensioni a Torino. Gli ha fatto eco il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini: "Noi vogliamo unire il paese. E lo dico soprattutto a chi intorno a questa piazza va scioccamente contro le forze dell’ordine. Abbiamo il diritto e il dovere di unire e non di dividere il paese".

Il bilancio degli scontri conta sei persone fermate e cinque agenti feriti. I sei fermati saranno denunciati per i reati di resistenza, violenza a pubblico ufficiale aggravata dal lancio pericoloso di oggetti. Due sono studenti, minorenni, uno italiano e l’altro straniero, uno dei quali con precedenti per fatti di violenza, per resistenza e lesioni; uno è un disoccupato, uno è un operaio con numerosi precedenti penali per spaccio di stupefacenti, rapine e furti. Oltre al vicario del questore e ai tre operatori del reparto mobile feriti, ha riportato una lesione conseguente al lancio di una bomba carta anche un altro funzionario, che aveva la responsabilità di alcuni contingenti assegnati alla protezione dei luoghi in cui si svolgerà il vertice internazionale.

"Vorrei che ci sia un segnale verso chi dirige le forze dell’ordine perché le piazze si gestiscono in un altro modo. Lo dico perché abbiamo gestito piazze ben più complicate senza che succedesse assolutamente nulla e quindi bisogna capire se questo eccesso di reazione è dovuto ad una inesperienza di chi era in piazza o se dietro ci sono indicazioni del governo.

Se è così è bene che il governo le cambi, perché non si può trasformare un conflitto democratico in una questione di ordine pubblico quando non c’è", ha dichiarato Maurizio Landini, leader della Fiom.

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