Uccide il gattino del vicino di casa sparando con un fucile e viene denunciato. La cruda vicenda è avvenuta qualche giorno fa nelle campagne di Controguerra quando un gatto, un bellissimo esemplare di razza thai o siamese, è stato ferito a morte da alcuni colpi di fucile esplosi da un uomo che vive in un'abitazione confinante.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stato il proprietario del povero animale che, udito il rumore degli spari, è corso fino al confine delle due abitazioni.
Qui ha trovato il micio esanime a terra, che perdeva molto sangue. Immediatamente ha tantato di prestargli soccorso e lo ha portato in una clinica veterinaria; tuttavia la corsa si è rivelata inutile, dato che il gatto è morto poco dopo. Così all'uomo non è restato che recarsi nella caserma dei Carabinieri di Corropoli per denunciare l'accaduto.
Da quanto si è appreso dai suoi racconti, pare che non si trattasse del primo episodio di accanimento da parte del vicino contro cani e gatti di sua proprietà. I militari, raccolta la denuncia, hanno avviato una breve indagine risalendo all'aggressore, al quale è stata poi sequestrata l'arma. Questo di Controguerra non è che uno dei tanti casi di maltrattamento di animali , in particolar modo gatti, segnalati in tutta la Val Vibrata, come fanno sapere alcune delle volontarie che da anni gestiscono diverse colonie feline tra Alba Adriatica e Martinsicuro.
”Ci troviamo ad affrontare ogni giorno situazioni sempre più difficili”, racconta Francesca, che cura alcuni gruppi di gatti ad Alba, "Spesso veniamo minacciati anche noi volontari che spendiamo tempo e soldi per seguire questi poveri animali.
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