Terremoto nel Maceratese. I sindaci: "Danni notevoli"

Violento terremoto di magnitudo 4.6 alle 5,11. Scossa anche alle porte dell'Aquila. Colpite anche le zone del sisma del 2016

Terremoto nel Maceratese. I sindaci: "Danni notevoli"

Torna a tremare il Maceratese. Un violento terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito alle 5,11 (guarda le mappe). Il sisma, seguito da almeno una ventina di scosse d'assestamento, si è registrato a 2 chilometri da Muccia e a 9 di profondità. Una scarica che ha fatto ripiombare la popolazione nel terrore, anche perché è arrivata fino alle porte dell'Aquila e ha attraversato le zone di Amatrice e Accumuli colpite nel 2016. Per il momento non si registrano né vittime né feriti. "Ci sono danni notevoli", hanno fatto sapere i sindaci dei paesi interessati. Vi sarebbero, infatti, danneggiamenti a strutture già colpite dal terremoto in passato.

"C'è tanta paura - conferma Mario Barone, sindaco di Muccia - gli abitanti sono fuori dalle case perché si sentono più tranquilli". Il sisma è iniziato con un boato seguito da una sequenza sussultoria durata alcuni secondi. Gli abitanti del comune e di tutto il comprensorio montano locale si sono riversati nelle strade ricoperte dalle pietre delle mura cadute. L'Amministrazione comunale ha scelto di riaprire i dormitori in via precauzionale. E, a scopo precauzionale, è stato deciso di chiudere per oggi la scuola materna. "C'è tanta ansia e preoccupazione per quelle che potrà accadere ancora", racconta il primo cittadino. Trenitalia ha sospeso momentaneamente la circolazione dei convogli sulla linea Civitanova-Macerata per svolgere dei controlli sulla linea.

La scossa delle 5,11 ha fatto tremare tutta la regione, dall'Appennino alla costa adriatica, da Fano fino ad Ascoli Piceno. A Muccia e dintorni (da Pieve Torina a Serravalle), la sequenza sismica in azione da settimane sta facendo registrare terremoti di intensità sempre maggiore, con magnitudo che si sta pericolosamente avvicinando al 5 grado della scala Richter. "lI terremoto di oggi, come gli eventi avvenuti avvenuti negli ultimi giorni in questa zona - spiega l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) - ricadono nell'area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l'evento di magnitudo Mw 6.0 avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (Ri) e culminato con l'evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo Mw 6.5". La scossa di oggi ha fatto tremare tutta la regione, dall'Appennino alla costa adriatica, da Fano ad Ascoli Piceno. Qui molti cittadini sono stati svegliati all'alba dal nuovo evento sismico, con i mobili di casa che hanno sussultato per diversi secondi.

Il 9 aprile scorso è ricaduto l'anniversario del sisma del 2009 che, all'Aquila, causò la morte di 309 persone e il ferimento di migliaia di cittadini. Il terremoto, allora, era stato di magnitudo 6.3. La scossa di oggi è stata abbastanza violenta da far rivivere lo stesso incubo. E nel medesimo terrore sono piombati anche gli abitanti di Amatrice di Accumuli, zona colpita dal terremoto del 2016.

La risposta della Protezione Civile è stata immediata: è stato convocato un vertice a Pieve Torina, già duramente colpita dal terremoto dell'ottobre 2016 e che continua ad essere al centro dell'attività sismica che le strumentazioni Ingv stanno registrando nell'area. Obiettivo del numero uno della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e dei suoi collaboratori è una riunione diretta della situazione, oltre che sottolineare l'immediata presenza del dipartimento sul territorio.

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