L'orrore nella stanza d'albergo: ​legata al guinzaglio e stuprata

Chiude la ex fidanzata in una camera d'albergo e la violenta a ripetizione. Non l'ha perdonata di essersi concessa a dei nigeriani per avere del crack

L'orrore nella stanza d'albergo: ​legata al guinzaglio e stuprata

Arriva la condanna per il 40enne italiano che, in un hotel ad ore di Barriera di Milano (Torino), aveva seviziato e più volte stuprato la sua ex compagna di origini slovacche.

Il fatto risale al lontano 2016, ed è finito in tribunale lo scorso dicembre. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’imputato aveva agito spinto dalla necissità di punire la donna, rea di avere venduto il proprio corpo a dei pusher nigeriani in cambio di alcune dosi di crack.

La giovane slovacca era quindi stata sequestrata dal 40enne all’interno di una camera del sopra citato albergo, dove avevano avuto luogo le violenze. La vittima era stata brutalmente picchiata, ferita ad un labbro con un coltello e legata con un guinzaglio per cani. Non pago, l’italiano l’aveva anche ripetutamente violentata.

Una volta libera, la donna era stata soccorsa e trasportata in ospedale, dove i medici le avevano riscontrato diverse fratture, prove evidenti delle sevizie avvenute.

Questa mattina, in sede di processo, il pubblico ministero Marco Sanini ha chiesto per l’imputato una pena pari a 9 anni e 4 mesi da scontare dietro le sbarre per i reati di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata.

Il 40enne, rappresentato dagli avvocati Wilmer

Perga e Diogene Franzoso, nega invece ogni accusa.

Starà al giudice del tribunale di Torino pronunciare la sentenza, prevista per la prossima udienza, che si terrà il prossimo 6 febbraio.

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