Niente mascherate ma occhi "ben aperti sulla realtà": è questa la proposta della diocesi di Torino per la notte di Halloween.
La pastorale giovanile della diocesi, con la benedizione dell'arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia ha deciso infatti di convocare una veglia di preghiera alla basilica di Superga per domani sera, in concomitanza con la celebrazione dell'ormai famosa "notte delle streghe" d'importazione anglosassone.
Il responsabile della pastorale don Luca Ramello lo spiega alla Stampa: "Andare lassù significa non volersi mettere alcuna maschera. La memoria dei santi, dell’impegno che hanno dimostrato nella loro vita, è il motivo di festa, una memoria che nelle coscienze è decisamente appannata. Ricorderemo che in ogni situazione storica si devono tenere gli occhi bene aperti".
"Guardare Torino, il suo reticolo di strade, le sue luci, da Superga - prosegue il prelato - facendo risuonare una domanda:
“Dove abiti, Signore?”. Ma anche: “Dove abito io? Dove abitiamo?”. La risposta è un’accettazione di responsabilità politica, sociale, ambientale."Zucche, mostri e vampiri, naturalmente, non sono ben accetti.
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