Torino, parroco con 2,4 milioni di euro su un conto svizzero

I 2,4 milioni di euro depositati in un conto svizzero e successivamente rientrati in Italia erano i proventi delle donazioni che i fedeli avevano fatto alla chiesa di Gran Madre a Torino in oltre 20 anni

Torino, parroco con 2,4 milioni di euro su un conto svizzero

Aveva depositato oltre vent'anni di donazioni dei fedeli alla chiesa di Gran Madre a Torino in un conto corrente svizzero accumulando una ricchezza di 2,4 milioni di euro che ha fatto rientrare in Italia, guai per il parroco

Le autorità lo hanno accusato di appropriazione indebita nonostante il sacerdote non abbia sottratto un solo centesimo alla parrocchia. Infatti, l'uomo prima di andare in pensione ha fatto rientrare la somma di denaro in modo tale che la Gran Madre di Torino potesse utilizzarla. Lui, parroco di quell'edificio ecclesiastico per oltre vent'anni, ha giustificato il suo gesto dicendo che voleva mettere al sicuro quella somma di denaro che i fedeli avevano destinato alla chiesa.

Le indagini sono partite proprio per uno strano movimento di denaro tra un conto corrente svizzero e uno italiano, infatti l'uomo prima di andare in pensione e quindi consegnare le sue cariche al nuovo arrivato (indagato anche lui perché a conoscenza dei fatti) avrebbe fatto transitare questa grossa somma di denaro allertando i sospetti delle Fiamme Gialle. I finanzieri hanno dunque sequestrato preventivamente la somma, per poi rilasciarla dopo aver appurato che effettivamente dai 2,4 milioni di euro non era stato sottratto un solo centesimo.

Il sacerdote è stato denunciato dalla Chiesa per appropriazione indebita, infatti questa tipologia di

reato prevede affinché sia attuata che la parte offesa sporga querela. Ora la somma di denaro è stata destinata al fondo della chiesa torinese come doveva essere fatto fin dall'inizio.

La notizia è stata riportata dal Torino Today.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica