Non c’è il tempo di spalare il fango e fare la conta dei danni dell’esondazione del torrente Carrione, che a Carrara arriva una nuova allerta meteo.
La città è divisa fra le proteste contro il sindaco, accusato di non aver garantito la sicurezza dei cittadini, e i tavoli tecnici per affrontare un’altra eventuale tracimazione. Ma l’area nord della Toscana non è l’unica a rischio. Le previsioni hanno fatto scattare l’allarme anche in Liguria, altra regione già colpita dall’alluvione, e in diverse altre zone dell’Italia del centro nord.
A Carrara una cinquantina di manifestanti ha trascorso la notte in municipio ed è intenzionata a continuare finché la giunta non si dimetterà, mentre 300 operai hanno occupato un ponte. La protezione civile ha invitato i cittadini a dormire ai piani alti degli edifici, una precauzione confermata dal sindaco Angelo Zubbani, che ha ordinato l'evacuazione.
È stato anche riaperto il centro di accoglienza. Per adesso, è stata invece accantonata l’ipotesi di evacuazione della zona più a rischio allagamento, dove vivono 5 mila persone. Il timore, comunque, è che l’argine del Carrione, ricostruito in fretta dopo la rottura, ceda di nuovo. Per accelerare i lavori di consolidamento, tuttora in corso, sono state montate alcune cellule fotoelettriche per illuminare la zona.
Anche nel resto d’Italia c’è allerta. La protezione civile ha diffuso un avviso che prevede "precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, oltre che su Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Sardegna".
È quindi scattata la "criticità rossa per rischio idrogeologico sul Levante ligure e in Toscana, sul bacino del Magra, la Versilia e le isole dell’arcipelago toscano". Alla luce di ciò, le scuole resteranno chiuse in diversi comuni della Liguria e, in Toscana, in quelli della Versilia, in molti dell’Isola D’Elba e in quasi tutta la provincia di Massa Carrara. In Liguria sono previsti temporali e venti forti con raffiche di burrasca. Potrebbero tornare le "celle" temporalesche stazionarie che hanno dato il via all’alluvione del 9 ottobre.
A Genova due torrenti sono esondati ieri sera, allagando cantine e sottopassi. Poi nel corso della notte la pioggia non ha più provocato gravi danni. Allagamenti si sono verificati a Staglieno e nei sottopassi di Brin e Bobbio, dove alcune auto sono rimaste bloccate dall’acqua e sono in intervenuti i vigili del fuoco. Allagati anche i sottopassi di via Canevari e corso Sardegna, una delle zone più esposte alle alluvioni. Un volo in arrivo da Roma su Pisa è stato dirottato a causa del forte vento.
Scuole chiuse anche nel basso Piemonte a causa delle forti piogge delle ultime ore. Torna la paura a Gavi, Serravalle, Voltaggio e Stazzano, i comuni più colpiti dall’alluvione dello scorso 13 ottobre. Per ora tutto regolare, invece, a Novi Ligure: il Comune deciderà in base alle condizioni meteo.
Resta sostenuta, ma sotto controllo, la marea che in questi giorni ha portato Venezia ad affrontare ripetutamente il fenomeno dell’acqua alta.
Il centro previsioni maree del Comune stima per oggi verso mezzogiorno una punta da 105 centimetri, che, nella scala d’allarme del fenomeno, vale il codice giallo. Situazione stabile nei prossimi giorni, con una previsione che si spinge a quota 110 mercoledì.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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