"Torturatori ai vertici di polizia". Csm e Cassazione contro il pm del G8

L'ex pm del caso Diaz contro i vertici di polizia "torturatori". Interviene il Csm: "Inappropriato". E la Cassazione avvia accertamenti

"Torturatori ai vertici di polizia". Csm e Cassazione contro il pm del G8

Il Csm e la Cassazione si scagliano contro il sostituto Pg di Genova, Enrico Zucca, dopo le sue frasi choc pronunciate contro i "vertici della polizia" definiti "torturatori".

Il Csm: "Fiducia nella polizia"

"E' stata una dichiarazione impegnativa, a mio parere con qualche parola inappropriata - ha detto oggi il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, intervenendo in plenum - Esprimo stima e fiducia ai vertici della Polizia". Zucca fu uno dei pm che condusse l'inchiesta sul blitz delle forze dell'ordine nella scuola Diaz di Genova. E ieri, intervenendo ad un dibattito con i genitori di Giulio Regeni, si era chiesto come l'Italia potesse chiedere all'Egitto di consegnarci gli autori dell'omicisio se "i nostri torturatori, o meglio chi ha coperto i torturatori, come dicono le sentenze della Corte di Strasburgo, sono ai vertici della polizia".

Si muove la Cassazione

Per questa frase il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, titolare, assieme al ministro, dell'azione disciplinare contro i magistrati, ha già avviato accertamenti preliminari Zucca. Il pg della Suprema Corte ha deciso di acquisire agli atti le dichiarazioni rilasciate dall'ex pm del caso Diaz e pubblicate oggi su tutti i giornali. Sulla decisone della Cassazione il diretto interessato si è detto tranquillo: "E' doveroso quando succedono queste cose - dice - che Csm e ministero della Giustizia si accertino sui fatti".

La reazione del capo della polizia

Duro anche il commento di Franco Gabrielli. Il capo della polizia, intervenendo nel giorno del ricordo di Beppe Montana e degli altri colleghi caduti per mano della mafia ha detto che suonano "ancora più oltraggiose le parole di chi (il sostituto pg di Genova, Enrico Zucca, ndr) non più tardi di ieri ha detto che ai vertici della Polizia ci sono dei torturatori: noi facciamo i conti con la nostra storia ogni giorno, noi sappiamo riconoscere i nostri errori, noi al contrario di altri sappiamo pesare i comportamenti ma al contrario di altri ogni giorno i nostri uomini e le nostre donne su tutto il territorio nazionale garantiscono la serenità, la sicurezza e la tranquillità".

Gabrielli chiede "rispetto" per la polizia "in nome di chi ha dato il sangue, di chi ha dato la vita". "Gli arditi parallelismi e le infamanti accuse - attacca - qualificano soltanto chi le proferisce".

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