Sono in tutti dieci le persone rinviate a giudizio dal gup del tribunale di Milano Anna Magelli per il disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018: in seguito al tragico incidente 3 donne persero la vita ed ulteriori 46 passeggeri a bordo del convoglio rimasero feriti.
Tra gli imputati che dovranno presentarsi in aula il prossimo 12 ottobre ci sarà anche Maurizio Gentile, ex amministratore delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana) e attuale commissario straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25. Il giudice per l'udienza preliminare ha inoltre rigettato l'istanza di patteggiamento a 3 anni e mezzo di reclusione dell'unico tra i 10 imputati che aveva presentato richiesta di rito alternativo, ritenuta non congrua al capo d'imputazione. Si tratta di Ernesto Salvatore, allora responsabile del Nucleo manutentivo lavori di Treviglio di Rete ferroviaria italiana.
Oltre a Maurizio Gentile ed alla medesima Rfi (imputata sulla base della legge che sancisce la responsabilità amministrativa degli Enti), dovranno presentarsi alla sbarra alcuni dirigenti, dipendenti e tecnici di Rete ferroviaria italiana. Gli imputati sono Andrea Guerini, allora responsabile della Linea Sud della Direzione Territoriale Produzione (Dtp) di Milano, Marco Albanesi (in qualità di Responsabile dell'Unità di Brescia), Vincenzo Macello, Direttore della Direzione Territoriale Produzione (Dtp) di Milano, Moreno Bucciantini, all'epoca capo reparto Programmazione e Controllo dell'Unità Territoriale Linee Sud di Rfi, Ivo Rebai, in qualità di Professional Senior responsabile della Struttura Operativa Ingegneria della Direzione Territoriale Produzione (Dtp), Umberto Lebruto, in qualità di Direttore della Direzione Produzione di Rfi e Marco Gallini, allora Dirigente della struttura Organizzativa di Rete ferroviaria italiana.
Il capo di imputazione
Sul capo degli imputati pende l'accusa di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e violazione delle normative sulla sicurezza. Per la Procura della repubblica di Milano il disastro ferroviario di Pioltello fu causato da una serie di concatenate omissioni sia nella manutenzione che nella sicurezza, attuate, secondo i pubblici ministeri, con lo scopo di risparmiare del denaro. Una maxi relazione redatta dai consulenti della Procura della repubblica ha di fatto stabilito che il terribile incidente fu conseguenza della rottura nel cosiddetto "punto zero" di uno "spezzone di rotaia di 23 centimetri": la causa di tale frattura sarebbe stata "un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni di insufficiente manutenzione".
La tragedia
Il terribile incidente ferroviario si verificò durante la mattina del 25 gennaio 2018, quando il convoglio Trenord 10452 in servizio sulla tratta Cremona - Milano Porta Garibaldi, con a bordo circa 350 pendolari, deragliò dai binari
a pochi chilometri di distanza dalla stazione di Pioltello sbattendo contro un palo della luce. Nel disastro persero la vita Pierangela Tadini, di 51 anni, Giuseppina Pirri, di 39 anni e la 61enne Ida Maddalena Milanesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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