Una vera a e propria strage di cani a Trani, nella provincia Bat in Puglia, è avvenuta a fine agosto. Ora il caso si infittisce di mistero. Si pensava che gli animali fossero stati avvelenati con alcune polpette lasciate in giro per la città da un presunto killer.
Dopo l'analisi dell'istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata con sede a Foggia su due polpette, è emerso che non ci sono tracce di veleno. In particolare, come si legge sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogioro" che ne dà notizia, non c'è presenza di metaldeide, diserbanti, pesticidi, arseniuri e fosfuri. Le polpette incriminate non sarebbero, quindi, la causa dei decessi. Furono consegnate ai laboratori di analisi da alcuni agenti di polizia locale che si erano occupati del caso insieme ai volontari di Oipa, l'organizzazione internazionale di protezione animale.
I cani non sono mai stati sottoposti dai loro padroni ad una autopsia che, probabilmente, farebbe più luce sul caso.
Come si legge sempre sulla Gazzetta, in paese a fine agosto si sarebbe creata una vera e propria caccia all'uomo per trovare il presunto serial killer che lasciava nelle aiuole polpette "avvelenate". Addirittura qualcuno, una sera, aveva avvistato una sagoma, vestita di nero, lanciare "i bocconcini". Tanto che gli agenti del commissariato fermarono un uomo, vestito di nero, ma con sè aveva delle focacce e non delle polpette come qualcuno aveva visto.
Ora, però, ancor di più, il mistero si infittisce. Perchè sono morti quei cani?
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