La casa circondariale San Giuliano di Trapani avrà un nuovo padiglione chiamato “Adriatico”. Un'iniziativa sicuramente importante se si pensa al sovraffollamento delle carceri italiane. La nuova ala del penitenziario potrà contenere fino a duecento detenuti assicurando condizioni migliori. Ma c'è un problema che non è da sottovalutare: la carenza di personale. Perché aumentare le celle, i posti a disposizione dietro le sbarre, se non ci sono guardie a sufficienza?
Il problema è messo in luce da Donato Capece, il segretario generale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe).
Nel carcere del capoluogo siciliano, secondo il 'Giornale di Sicilia' che riporta la notizia, si è già registrata una carenza di ben 15 unità in meno di un anno che si aggiungono ai già 70 posti mancanti in precedenza. “A questi se ne sommeranno altri 13-15 per le unità che andranno via” ha sottolineato Capece. Il segretario sindacale ha inoltre sottolineato al giornale locale che “da indiscrezioni dovrebbero essere inviati a Trapani circa 30 agenti per il nuovo padiglione, numero che noi contestiamo” (data l'esigenza di avere più personale). Secondo Capece, infatti, non possono essere inviati meno di 60 agenti.
Quelli che già ci sono fanno orari pesanti se si pensa che devono anche coprire i turni di chi è andato via.Fermo sulla sua linea, Capece, infine conclude: "Ci opporremo all'apertura del nuovo padiglione detentivo, se prima non verrà trasferito nel capoluogo un congruo numero di unità”.
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