Lago di Garda chiuso per inquinamento? Può sembrare strano ma - almeno sulle sponde trentine - è proprio così. A seguito di uno sversamento di acque nere avvenuto sabato mattina dal depuratore di Linfano, in provincia di Trento, alcuni sindaci della zona hanno vietato i bagni nel lago per motivi di sicurezza.
I primi cittadini di Riva del Garda, Arco di Trento e Nago di Torbole - Comuni trentini sulle sponde settentrionali del lago - hanno infatti firmato altrettante ordinanze per impedire la balneazione nelle acque gardesane nella Provincia autonoma.
Sono stati effettuati prelievi anche nella giornata di ieri nelle acque del lago e alla foce del fiume Sarca. Ora pare che il problema all'origine del divieto sia stato risolto ma prima di ricevere i risultati delle analisi commissionati all'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente - attesi per questa sera - sarà impossibile fare i bagni.
Nella zona sono numerose le spiagge dove diversi villeggianti, sia italiani che stranieri, vengono a trascorrere le giornate estive e di inizio autunno per godersi il clima mite della regione.A fine agosto la balneazione era stata vietata in località Cantarane, a Sirmione, per la presenza di batteri di Escherichia Coli in misura superiore al limite consentito dalla legge.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.