A Trieste gli immigrati vanno a curarsi in taxi a spese nostre

Immigrati e clandestini verranno trasportati nelle strutture sanitarie in taxi. Gratis. In cambio verranno tagliati i trasporti urgenti per i cittadini

A Trieste gli immigrati vanno a curarsi in taxi a spese nostre

Riceviamo dall'assessore regionale alla Sicurezza del Friuli-Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, e pubblichiamo integralmente: clicca qui

Chissà se i triestini avranno digerito l'iniziativa messa in campo dall'azienda sanitaria: disporre l'impiego di mezzi di trasporto, cioè di un servizio "taxi sanitario", per trasportare clandestini e immigrati nelle apposite strutture sanitarie. Punta i piedi il segretario provinciale della Lega Nord Pierpaolo Roberti che dice: "Si tratta di immigrati in taxi pagati dai triestini. La sanità triestina è allo sbando e ora si decide di tagliare ulteriori servizi ai cittadini e destinare risorse, cioè soldi, ai clandestini".
Come continua a spiegare il segretario provinciale Roberti "si tratta di un servizio taxi in piena regola che, precisa, non riguarda le urgenze bensì il semplice trasporto di immigrati alle strutture sanitarie locali: una decisione di suo estremamente discutibile, per loro infatti è gratis mentre per noi no".

Oltre a togliere risorse ai cittadini, l'iniziativa alquanto discutibile, che sta suscitando non poche polemiche, nasconde anche la beffa. Infatti, dovete sapere che per fare posto al "taxi sanitario gratuito", verra' pesantemente depotenziata l’attività a sostegno dei trasferimenti, questi sì urgenti, neonatali e trapiantistici, anche fuori sede.

Insomma un vero e proprio schiaffo alla cittadinanza. Forse, a breve, oltre alla rivolta dei cittadini, sentiremo parlare di disordini tra tassisti e immigrati, come è già successo in altre parti d'Italia con i conducenti di autobus che temono malattie e aggressioni.

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