Arrestato per bracconaggio il sindaco del Paese delle Streghe

Il sindaco di Triora Massimo Di Fazio è stato arrestato con l'accusa di bracconaggio. Oggi la misura cautelare è stata eseguita dagli agenti della polizia postale di Imperia. E' accusato di aver partecipato a battute di caccia clandestine al cinghiale

Arrestato per bracconaggio il sindaco del Paese delle Streghe

Triora un piccolo centro dell’alta valle Argentina, in provincia di Imperia, abitato da più o meno 350 anime, fino ad oggi conosciuto a livello internazionale come il “paese delle streghe”, per una serie di processi che risalgono al medioevo, è nuovamente balzato oggi agli onori delle cronache per l'arresto del suo sindaco, Massimo Di Fazio, 46 anni, eletto nel giugno del 2018 per la lista civica “Triora Viva”. Nulla a che vedere, però, con il suo ruolo di pubblico amministratore. Da quanto si apprende, infatti, è accusato di bracconaggio.

Questa mattina, gli agenti della polizia postale di Imperia hanno eseguito la misura cautelare, emessa su ordine del gip del tribunale di Imperia. Gli investigatori hanno eseguito una perquisizione domiciliare alla ricerca di documenti, ma anche di armi. Una decina di anni fa, a Di Fazio, che ha ottenuto gli arresti domiciliare, era stato revocato il porto d’armi, a quanto pare per lo stesso motivo. Secondo la Procura, tuttavia, avrebbe partecipato a battute clandestine di caccia al cinghiale, malgrado il divieto di utilizzo di fucile.

La vicenda è ancora al vaglio degli inquirenti. Al momento non è chiaro, se vi siano anche altre persone indagate per la stessa tipologia di reato o per eventuali favoreggiamenti. La notizia del suo arresto è rimbalzata come un fulmine, questa mattina, per tutta la vallata e la costa. Si sapeva, che il sindaco era coinvolto in alcuni procedimenti giudiziari, ma mai più si sarebbe pensato all’ipotesi di bracconaggio. Gli avvocati Simona Bertoldo e Alessandro Moroni, di Sanremo, che assistono Di Fazio, attendono di ricevere tutta la documentazione, prima di presentare eventuali richieste all'autorità giudiziaria.

"E' stato un duro colpo per l'immagine della città, ma ciò che mi preme, in questo momento, è rassicurare la collettività sul fatto che l'attività amministrativa prosegue in maniera normale - afferma il vicesindaco, Gianni Nicosia, che ha preso in mano le redini del paese -. Si tratta di una questione privata e, quindi, per il Comune non ci sono ripercussioni". E aggiunge: "Abbiamo fiducia nella magistratura e speriamo, che si possa venire a capo di questa vicenda.

Nelle prossime ore mi recherò in Prefettura, per il momento il sindaco resta sospeso. E' successo tutto così all'improvviso, ma tengo a ribadire che il Comune lavora normalmente". L'amministrazione di Triora è in carica dal giugno del 2018.

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