"120mila morti in più": il report choc sul Covid

Le cifre di uno studio rivedono i dati delle vittime. Ma qualcosa non torna

"120mila morti in più": il report choc sul Covid

I numeri dei morti da Covid in Italia sarebbero almeno il doppio rispetto a quelli registrati finora. Il triplo più alti se mettiamo insieme i numeri di tutto il mondo. A dirlo è uno studio internazionale pubblicato su The Lancet che sta creando non poche polemiche tra gli addetti ai lavori. Secondo la ricerca, nel 2020 e 2021 i 259mila decessi italiani in più rispetto agli anni passati sarebbero stati causati da Sars-CoV-2 invece dei 137mila registrati fino al 31 dicembre scorso (oggi, 16 marzo, siamo arrivati a 157mila). Si tratta di un aumento di 120mila morti in più, un numero choc.

I numeri mondiali della ricerca

La cosa incredibile è che il dato di Lancet è molto più elevato anche di quello stimato dall'Istat con 165mila decessi in più rispetto alla media del periodo 2015-2019. Per questo motivo, ieri si sono riuniti l'Iss (Istituto Superiore di Sanità) con gli esperti Istat per capire il motivo d dati così contrastanti e enormi. La ricerca ameriana ha osservato, tramite modelli matematici, che la pandemia possa aver fatto il tripo delle vittime complessive globali: il numero esatto sarebbe di 18,2 milioni di morti Covid invece dei 5,9 milioni registrati nel mondo. I Paesi con il tasso di mortalità più alto sono l'America Latina (al primo posto con 512 morti ogni 100mila), l'Europa orientale (314 decessi ogni 100mila) e l'Europa centrale (316 ogni 100mila). A seguire c'è l'Africa subsahariana meridionale (309) e l'America Latina Centrale (274).

La situazione per Regione

Come detto, l'Italia potrebbe avere un numero di morti esattamente doppio rispetto a quanto registrato nei primi due anni di pandemia (2020 e 2021) con un tasso di mortalità pari a 227 persone ogni 100mila. Come si legge su Repubblica, a questo punto i dati cambiano e "sballano": il Lazio, ad esempio, avrebbe il doppio dei 9.270 decessi ufficiali per Covid mentre la Campania superebbe il doppio, con il dato reale pari a 8.470 e quello stimato addirittura a 18.600. Non va meglio in Puglica, con 17.700 morti stimati invece dei 6.990 registrati mentre la Calabria avrebbe numeri triplicati passando da 1.610 a 6.920. Viceversa, una regione con uno scostamento molto basso sarebbe il Friuli Venezia-Giulia. "Saranno necessari ulteriori approfondimenti per comprendere la percentuale di decessi dovuti all’infezione da Sars-CoV-2 e gli effetti indiretti della pandemia, comprese le conseguenze sui sistemi sanitari e sull’economia globale", ha dichiarato Haidong Wang, che ha guidato il team di ricerca di Ihme.

Perché i numeri non convincono

Questi numeri, però, non vanno assolutamente presi come oro colato, anzi. La maggior parte dei ricercatori italiani non ne sono proprio convinti: Marina Davoli, direttrice del Dipartimento di epidemiologia (Dep) del Lazio che cura il sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera in una cinquantina di città italiane, ha affermato che questi dati "sono di difficile interpretazione" e non è chiaro "come vengano calcolati i decessi in eccesso". La sensazione che siano sovrastimati, abbondantemente, c'è se confrontati con i numeri giornalieri forniti dalla sorveglianza italiana del sistema di monitoraggio e "anche rispetto a quanto prodotto dall’Istat, che ha numeri molto aggiornati. Non è chiaro ad esempio come viene calcolata la mortalità 'attesa' rispetto alla quale poi si stima l’eccesso", aggiunge Davoli.

Secondo i numeri Istat, la media morti tra il 2015 e il 2019 in Italia è stata 645 mila, aumentata a 746 mila nel 2020 e 709mila nel 2021. Lo scostamento è di 165mila persone in più rispetto a quanto atteso, dato già di per sè più alto di quello dei decessi provocati dal Covid.

Il fatto è che non tutti quei decessi in più debbano essere necessariamente stati provocati dal virus ma anche per altre cause. Il numero in eccesso, poi, risulta comunque inferiore rispetto a quanto stimato da Lancet. Sicuramente, lo studio dovrà essere rivisto e saranno necessari ulteriori approfondimenti.

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