Un mese di "Daspo", cioè di divieto ad accedere a un luogo pubblico. Che non è uno stadio, ma uno scuolabus. E il destinatario del provvedimento non è un ultrà dello sport, ma un ragazzino delle scuole medie.
Succede a Garlate, piccolo centro di 2700 abitanti in provincia di Lecco. Uno studente delle scuole medie è stato sanzionato dal Comune perché continuava a comportarsi in modo maleducato: urla, schiamazzi e azioni che disturbavano gli altri passeggeri, come sdraiarsi sui sedili. Anche altri coetanei si rendevano protagonisti delle stesse azioni: per loro è arrivato un richiamo ufficiale e al prossimo "cartellino giallo" riceveranno lo stesso provvedimento. Il ragazzino punito con la sospensione dallo scuolabus, invece, era già recidivo.
A firmare gli atti ufficiali è stato il sindaco Giuseppe Conti, eletto al secondo mandato con una lista civica di centrosinistra. Questa la spiegazione del primo cittadino al Corriere della Sera: "Non è bastata la presenza sullo scuolabus della polizia locale e nemmeno cambiare il percorso anticipando la fermata dove scendono questi ragazzini. Spero che ora capiscano la lezione". La sospensione terminerà alla fine delle vacanze di Natale.
Un caso
analogo si era verificato anche a Gudo Visconti, paesino in provincia di Milano: tre ragazzi di tredici anni erano stati sospesi per due settimane dal pulmino che li portava gratuitamente a scuola in una cittadina vicina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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